REDAZIONE MASSA CARRARA

Pellegrinaggio in bici per battere i tumori

Andrea Pepe e Massimiliano Frascati pedaleranno da Roma a Massa in 85 ore, passando per i centri di cura considerati eccellenze

Si chiama Rac, Race against cancer, ed è la sfida che lanciano due giovani massesi, Andrea Pepe e Massimiliano Frascati, con il patrocinio della Lilt nazionale e del Coni per sensibilizzare l’opinione pubblica sui tumori, fra prevenzioni e criticità da superare nel sistema. Una sfida a loro stessi per uno sforzo sportivo e fisico che vuole diventare il simbolo della lotta contro il cancro. Lunedì a Roma inforcheranno le bici e in sole 85 ore percorreranno 1.100 chilometri per concludere il viaggio a Massa dopo aver toccato alcune città simbolo con centri sanitari di eccellenza contro i tumori.

Un viaggio di speranza, 85 ore rappresentano una linea d’arrivo ‘prima del male’. La battaglia contro il cancro è spesso una corsa contro il tempo e contro il destino: una sfida tutta da giocare sulla velocità. La prevenzione, prima di tutto, essenziale per evitare il male o riuscire a individuarlo in tempo. Poi le analisi, le cure, le operazioni. Ambulatori e ospedali, cercando un posto in quelli considerati i centri di eccellenza nazionale. Ma è una corsa che spesso si scontra anche con tanti ostacoli: fisici, burocratici o personali. "Rac unisce sport, elemento fondamentale nella prevenzione, e documentazione – sottolinea Pepe –. Il focus del progetto è semplice, con la bicicletta si farà un viaggio che partendo da Roma toccherà alcuni dei principali ospedali italiani".

Il progetto quindi si articola su vari livelli: il primo è quello sportivo. "La bicicletta è il mezzo che ci permetterà di percorrere il viaggio che metaforicamente parlando vuole ricordare il percorso che i malati fanno per andare verso i centri di cura". Si parte da Roma per poi toccare Siena con l’azienda ospedaliero-universitaria Senese, Firenze con l’Aou di Careggi, il Sant’Orsola di Bologna, Padova per l’Istituto oncologico veneto, Milano per l’Istituto nazionale dei tumori e l’ospedale Rizzoli, il Gaslini di Genova, l’ospedale civile Sant’Andrea della Spezia e conclusione a Massa, città natale di Pepe e Frascati ma anche territorio segnato dai tumori, area Sito di interesse nazionale e regionale, inserita nello studio epidemiologico Sentieri dove ancora si registrano mortalità, malformazioni e tumori con incidenza maggiore rispetto ad altri territori, anche a causa dei veleni lasciati in eredità dall’industria chimica pesante dismessa alla fine degli anni ’80.

"Avremo un tempo massimo di 85 ore, circa, cosi da ricordare che la velocità, nella diagnostica e nella cura, è fondamentale – prosegue Pepe –. e sottolineare le difficolta che nella loro personale sfida contro la malattia". Difficile ma possibile è il motto della sfida che sarà documentata anche attraverso i social e non senza altre difficoltà: "La macchina fotografica sarà a impostazioni di scatto congelate così da rendere complicata ogni foto. Il terzo livello – continua – è quello di denuncia. Chiederemo ai medici di creare un documento sulla sanità che vorrebbero da consegnare a Montecitorio". Le foto scattate durante l’impresa saranno messe in mostra, le copie vendute all’asta e il ricavato devoluto in beneficenza. Il progetto è sostenuto da Trek, Herbalife, Api di Mare, Studio11 e Fonteviva.

FraSco