Partenza con il botto per “Medievalis“: un viaggio nel tempo

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Il ritorno al Medioevo è un trionfo di folla festante alla ricerca di emozioni forti. L’affascinate Medievalis, che esalta le antiche mura dal Piagnaro alla Cortina di Cacciaguerra costruita da Castruccio Castracani per dividere le fazioni guelfa e ghibellina, ha già fatto registrare il tutto esaurito nella giornata di apertura. Come sempre l’asse portante della manifestazione è la Disfida fra i rioni di Sommoborgo, Imoborgo e Contado e l’arrivo dell’imperatore Federico II per concedere i privilegi di libero comune. In mezzo armigeri, sbandieratori, musici, mercanti alchimisti e falconieri ad animare la platea. E la campana del 1311 farà ascoltare dal campanile di San Francesco i suoi rintocchi. L’antica umanità del borgo ha iniziato ad animare vie e piazze sino all’accampamento al Ponte della Cresa per culminare al Castello del Piagnaro. Il gruppo storico locale ha inventato un festival atteso e programmato nei calendari dei turisti e di chi è cultore e appassionato dell’età medievale. L’edizione del 2019 aveva fatto registrare oltre 56mila presenze in cinque giorni, 30 ore di spettacoli, 320 tra artisti e comparse coinvolti tra rappresentazioni di vario genere. "Per organizzare Medievalis ci vogliono 9 mesi di lavoro - spiega Manuel Buttini, presidente della Compagnia del Piagnaro, che anima le fantasie retrò della città e svela i segreti della manifestazione - Dietro le quinte dell’evento c’è una ragnatela di rapporti, che consente di mettere in scena lo spettacolo". E al gran finale di domenica parteciperà anche il presidente della Regione Eugenio Giani. Oggi due conferenze: la prima alle 17.30 nell’Oratorio di Nostra Donna sul tema “San bernardo, il chiostro e la strada. L’ordine templare“ tenuta dal don Pietro Pratolongo. L’altra alle 18 al castello del Piagnaro, relatore Fabio Baroni che parlerà di Matilde di Canossa a Pontremoli e in Lunigiana.