Parla carrarino il successo di "Nero a metà"

La fiction poliziesca della Rai ha riscosso ascolti da capogiro: Donatella Diamanti è la head writer e sceneggiatrice della serie

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di Claudio Laudanna

Batte un cuore carrarino dietro a uno dei maggiori successi Rai dell’ultima stagione. La fiction poliziesca ‘Nero a metà’ con Claudio Amendola ha fatto registrare ascolti da capogiro e il merito è anche di Donatella Diamanti, head writer e sceneggiatrice della serie. Per lei, d’altronde, non si tratta certo di una prima volta visto che negli anni ha centrato un successo dopo l’altro con i suoi lavori in teatro e televisione. ‘Un posto al sole’, ‘La squadra’, ‘Medicina generale’, ‘Pezzi unici’, sono solo alcuni dei lavori per il piccolo schermo che portano la sua firma e che vanno di pari passo con una vasta produzione teatrale che ha portato i suoi spettacoli ad andare in scena in tutta Italia e che le sono valsi tanti premi e riconoscimenti. "Tutto è iniziato per fame, per voglia di mettermi in gioco – racconta Diamanti -. Dopo aver studiato al liceo scientifico, dove ho incontrato una figura importantissima per me come la professoresse Luciana Conti, mi sono laureata a Pisa e poi per otto anni ho fatto ricerca lì e all’Istituto di di studi rinascimentali di Ferrara fino a che non sono entrata alla Città del teatro di Cascina. Avevo due amiche che ci lavoravano e io proposi un mio adattamento dei ‘Ragazzi della via Paal’, lo spettacolo andò bene e io mi convinsi a lasciare l’università e a provare questa carriera. A Cascina sono rimasta per una decina d’anni fino a che non ho avuto l’occasione di scrivere i dialoghi per ‘Un posto al sole’ e da lì è iniziata la mia esperienza in televisione che in questi anni mi ha portato a collaborare a tante produzioni importanti, l’ultima della quale è, per l’appunto, ‘Nero a metà’". Donatella Diamanti è poi tornata nel 2012 a Cascina per dirigere la Città del teatro per quattro anni e nel frattempo, oltre che continuare a scrivere per il piccolo schermo, ha insegnato, pubblicato libri e tanto altro ancora. "Tra teatro e televisione – ammette – non saprei dire quale mi piaccia di più. Si tratta di due tipi di scrittura molto diversi, il teatro è il mondo del qui ed ora, la televisione ha altri spazi, altri tempi e altri mezzi". Nel corso della sua carriera Diamanti ha avuto l’occasione di conquistare la ribalta nazionale con tanti suoi lavori, eppure nella sua Carrara di occasioni di lavoro non ne ha mai avute. "Non so perché, ma nella mia città non mi chiamano mai – spiega -. Quando lavoravo a Cascina fu rappresentato un mio spettacolo ‘Bulle & impossibili’, ma perché c’erano Cinzia Leone e Katia Beni, non certo perché fosse un mio spettacolo. Personalmente mi piacerebbe molto lavorare a Carrara e, magari, fare anche un’esperienza di un laboratorio di drammaturgia, ho ancora lì la mia famiglia".