
Sono scarponi pesanti quelli che guidano la sezione Elso Biagi del Cai di Massa. Carichi di storia e speranze. Hanno macinato migliaia di chilometri per le vette più aspre delle Apuane, aprendo sentieri su ogni versante con gli occhi puntati vero le meraviglie delle Alpi e del mare. Scarponi che devono saper resistere alle intemperie e alle difficoltà, alle lusinghe di chi per le nostre montagne ha ben altri obiettivi. Schiena dritta e zaino in spalla, quegli scarponi sono stati indossati per 6 anni da Sauro Quadrelli che nei giorni scorsi ha lasciato il prezioso testimone a Paolo Marcello Simi, nuovo presidente del Cai di Massa. Nella sua avventura sarà affiancato dal vice Nicola Cavazzuti, tesoriere Vittorio De Simone, segretaria Maria Teresa Spadini, e i consiglieri Sauro Quadrelli (delegato), Gustavo Damiani, Gianluca Riccardi, Mario Leotta e Giorgio Baldini.
Imprenditore, 65 anni e sposato con un nipote Lorenzo con la stessa passione per la montagna, Simi è carico di energie per la nuova avventura: "Un grosso impegno ma credo di avere avuto una buona scuola nei 6 anni a fianco di Sauro Quadrelli. E credo che con tutto il consiglio saremo una bella squadra: da quest’anno è entrato anche il capo stazione del soccorso alpino, Giorgio Baldini, e questo potrà rafforzare le sinergie". Quali obiettivi per il Cai nei prossimi anni? "Proseguire sulla strada fatta in questi anni. Tenere al centro l’escursionismo messo un po’ da parte in questi mesi di lockdown. Rifaremo appena possibile il corso base per insegnare alla gente ad andare in montagna. E’ importante soprattutto in una sezione come la nostra: le Apuane non sono banali, vanno sapute affrontare. Lavoreremo molto anche sull’ambiente: abbiamo soci importanti come Alberto Grossi ed Elia Pegollo di cui siamo orgogliosi, persone che sanno cosa vuole dire la devastazione delle montagne".
La difesa dell’ambiente e la tutela delle Apuane, temi al centro della grande manifestazione di gennaio. "Una manifestazione a difesa dell’Aronte, contro la devastazione del passo della Focolaccia e della Tambura. Forse una delle uniche e la prima a livello nazionale a parlare di Apuane e della loro tutela. Su questo fronte all’interno del Cai abbiamo la sezione Tam (Tutela ambiente montano) che sarà molto attiva su questo fronte". Altre iniziative? "La pulizia dei sentieri, che abbiamo ripreso dopo la fine del lockdown, con 10 o 20 volontari che tutti i martedì pulivano un sentiero. Ne abbiamo appena riaperto uno importante che da Castagnetola porta a Canevara e che ora vogliamo far conoscere ai cittadini. E vorremmo rimettere in piedi la collaborazione con la casa di reclusione per la pulizia dei sentieri insieme ai detenuti. Poi la montagna-terapia, l’alpinismo giovanile, l’importantissimo festival Musica sulle Apuane ormai conosciuto in tutto il mondo, la promozione del rifugio Nello Conti che da poco abbiamo risistemato e migliorato. Oggi abbiamo 450 iscritti ma vogliamo crescere e invitiamo tutti a partecipare alle nostre iniziative, a vivere la sezione. Siamo sempre a disposizione, anche per dare informazioni utili per vivere al meglio le nostre montagne che non hanno nulla da invidiare a quelle più famose, alle Dolomiti o alla Val d’Aosta. Non ci manca niente".
Francesco Scolaro