Palazzetto dello sport, è polemica "Perché lo dobbiamo pulire noi?"

Il Comune affida alle società la gestione della struttura: scoppia il malumore tra Audax e Pallamano

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Poche certezze, tanti dubbi, molti malumori, problemi a non finire. Non c’è pace per il palazzetto dello sport di Avenza che dovrebbe essere il fiore all’occhiello delle strutture sportive comunali e invece si trova sempre al centro di situazioni che vengono da lontano e che in decenni non sono mai state affrontate radicalmente e risolte definitivamente. L’ultima criticità in ordine di tempo (restano quelle più pesanti sulla sicurezza) arriva dalla determina di palazzo civico che ha formalizzato la pulizia della struttura. In poche parole, in attesa che venga definita la procedura per affidare la pulizia ad una ditta specializzata, ciascuna società deve provvedere in proprio a pulire la struttura dopo l’utilizzo, mentre dal primo settembre l’apertura e la chiusura è stata ufficialmente affidata all’Audax, dopo che nei mesi scorsi l’incarico era stato comunicato solo verbalmente.

La comunicazione ha fatto saltare il tappo della pazienza ad Audax e Pallamano Carrara che con insistenza, dalla fine della scorsa stagione, avevano richiesto di pianificare il servizio per tempo. "E’ una situazione spaventosa, è tutto improvvisato e non si può andare avanti così" tuonano in coro i due ds, Massimo Alibani per l’Audax e Gianpaolo Vezzoni per la Pallamano "non tutte le società puliscono quando vanno via, e poi per un parquet che misura 40x20 metri ci vuole un apposito macchinario; gli spogliatoi e i servizi igienici vanno disinfettati, occorre arrivare al palazzetto con tutto il materiale occorrente. Sono già iniziate le partite, arrivano squadre ospiti e rischiamo figuracce ospitando nello sporco e con cattivi odori. E non si sa per quanto tempo dovremo andare avanti così".

Quella del palazzetto è una storia infinita che si trascina da decenni, ma il problema pulizie (con il covid deve essere affidato ad una ditta specializzata e le società sportive non sono sicuramente ditte specializzate nella pulizia) si estende anche alle altre palestre comunali, dalla Dogali alle scuole Leopardi, Buonarroti, Dazzi, Taliercio. E come se non bastasse c’è anche l’eterno problema degli spazi. Il nocciolo della questione è che il palazzetto scoppia: tante società, tante squadre, tanti ragazzi che fanno sport, ma con un solo campo non è possibile accontentare tutti perché i giorni per gli allenamenti sono cinque (dal lunedì al venerdì), quelli per le gare sono due (il sabato e la domenica) e gli orari sono solo dalle 14 o 15 alle 23 perché i più piccoli vanno a scuola e i più grandi studiano all’università o lavorano.

Così quello che in altre città sarebbe una ricchezza (un movimento sportivo di rilievo) a Carrara diventa fonte di dissidi e malumori. E lo sarà fino a quando non sarà drasticamente risolto quel pasticciaccio di via Giovan Pietro, nella speranza che non serva la spada di Gordio.

Maurizio Munda