
Tre auto della polizia tra quella di Stato e municipale, un’autoambulanza della Croce rossa, un’auto medica con dottoressa a bordo, e lui, un pakistano che per l’ennesima volta ha dato in escandescenza nell’androne di Palazzo Ducale, sede della Prefettura e della Provincia, alla fine se n’è andato via tranquillamente a piedi. "Niente contro forze di polizia e soccorsi chiamati per svolgere il proprio lavoro – il commento alcuni dipendenti dopo l’accaduto – ma che un uomo con problemi di instabilità, tenga impegnate così tante forze con tutti i problemi che abbiamo, non è ammissibile". L’uomo, un trentenne ospite di una casa di accoglienza, stando a chi ha assistito ai suoi ripetuti show "vuole a tutti i costi raggiungere Milano". La scorsa settimana dopo essersi buttato improvvisamente a terra lamentando dolori al torace e giramenti di testa, era stato trasportato in al pronto soccorso del Noa in codice giallo. Ieri al codice giallo si è aggiunto l’aspetto psichiatrico, motivo dell’intervento in forze per effettuare il trattamento sanitario obbligatorio. Se non che l’uomo si è alzato di scatto allontanandosi sulle proprie gambe, il che significa che non sussistevano né gli estremi fisici né psichici per trattenerlo. Presente anche il sindaco di Massa Francesco Persiani, sopraggiunto per autorizzare il trattamento, che se n’è andato dichiarando "non è successo niente". Ma proprio niente, visto personale e i mezzi impiegati, pare che non sia stato.
Stefano Guidoni