
Scatta l’ordinanza di sospensione delle attività e di ripristino ambientale alla cava Padulello per la ditta concessionaria Sermattei da parte del Parco delle Alpi Apuane. Una decisione presa a seguito del rapporto istruttorio predisposto dal settore logistica e cave della Regione Toscana arrivato agli uffici del Parco il 4 settembre. All’interno del documento sono evidenziate opere che risulterebbero difformi dal progetto autorizzato, se pur certo non di grande entità: scavi non autorizzati stimati approssimativamente per circa 575 metri cubi, pari a una superficie di 73 metri quadrati per quasi 9 metri di altezza.
Inoltre la ditta avrebbe violato una delle prescrizioni contenute nella Pronuncia di compatibilità ambientale del 2019, rilasciata dal Parco, in cui si evidenziava che "le attività di escavazione non devono interessare le aree oggetto di difformità di cui all’Ordinanza di sospensione e riduzione in pristino" risalente al 2018. Infine secondo il rapporto degli uffici regionale "le aree del piazzale esterno vicine alle vasche presentavano spessi strati di limi e fanghi compresi tra i 5 ed i 10 centimetri" e dalla documentazione fotografica non sarebbe ottemperata neppure un’altra prescrizione del 2019 ossia che "in corrispondenza dei luoghi di lavorazione in cui si utilizzi acqua dovrà essere realizzato un idoneo sistema di raccolta e convogliamento della medesima, al fine di evitare infiltrazioni di marmettola nelle eventuali fratture presenti, costituito da canalette in materiale plastico o impermeabilizzate".
Le escavazioni realizzate in difformità, riporta l’ordinanza del Parco, inoltre anticiperebbero quanti richiesto con la domanda di Valutazione di impatto ambientale inoltrata alla metà di giugno dalla società e non ancora autorizzata. Da qui l’ordinanza di sospensione di ogni attività realizzata in assenza delle dovute autorizzazioni e in particolare dell’escavazione oltre al ripristino ambientale e il rispetto delle prescrizioni inserite nella Pronuncia di compatibilità ambientale del 2019.