Onde e inclusione, progetto nel nome del surf

Marina di Carrara, le attività presentate al Club Nautico. L’obiettivo dell’associazione Area 51 è formare atleti per le Paralimpiadi

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Cavalcare le onde, sentendo il profumo della libertà, mescolato con il sole in faccia e il vento tra i capelli. Il progetto presentato ieri al Club Nautico di Marina di Carrara è tutto questo è molto, molto di più. Vede la stretta sinergia tra Fondazione Marmo Onlus, associazione Area 51, AIAS e Comune di Carrara: focus su lezioni di surf ed escursioni in barca a vela per persone diversamente abili. L’iniziativa è stata finanziata dalla Fondazione Marmo Onlus nell’ambito del bando contributi 2022 emesso dall’ente. Un gioco di squadra per abbattere barriere e luoghi comuni, dimostrando come – attraverso la solidarietà e lo sport – l’inclusione possa diventare autentica. All’evento hanno preso parte la presidente di Fondazione Marmo Onlus Bernarda Franchi, Enrico Giannotti (presidente di Area 51), Gianfranco Tognoni (presidente di Aias Sezione Massa Carrara), Antonella Petrocchi (presidente della Consulta diversamente abili del Comune di Carrara) e Anna Lucia Galleni (assessora al sociale del Comune di Carrara). L’accordo prevede una serie di opportunità per soggetti diversamente abili di fasce d’età eterogenee (dagli adolescenti agli adulti) individuate di concerto con l’Aias territoriale. Gli istruttori organizzeranno escursioni in barca a vela con partenza dal club nautico di Marina di Carrara e lezioni di surf al bagno Mistral.

"In qualità di tecnico della nazionale che gareggerà alle prossime Paralimpiadi - osserva il presidente di Area 51 Giannotti - proverò anche a formare atleti in grado, in futuro, di vincere una medaglia. L’obiettivo principale è però adesso quello di divertirsi tutti insieme, navigando oltre i pregiudizi". I corsi verranno attivati ogni settimana (una o due volte, a seconda della richiesta), da maggio a luglio. In cantiere c’è anche uno step ulteriore: "Grazie anche all’aiuto dei nostri volontari - precisa - molti dei quali giovanissimi, vorremmo integrare persone diversamente abili e normodotati durante questi appuntamenti, magari facendo un’uscita collettiva in barca a vela". Soddistta anche la presidente della Fondazione Marmo Bernarda Franchi: "La collaborazione fra la nostra fondazione e Associazione Area 51 è diventata oramai strutturale e, a nome di tutte le aziende che costituiscono la nostra Onlus, posso dire che si tratta di uno di quei progetti che più ci riempiono d’orgoglio. Ci restituisce la dimensione esatta di quanto sia importante l’inclusione e di quanto siano tante e varie le strade percorribili da tutti noi, ognuno per le proprie capacità e competenze".

Secondo la presidente, inoltre, "progetti come questo dimostrano non solo come la realizzazione di una rete fra istituzioni pubbliche, mondo del volontariato e famiglie sia possibile, ma anche che unendo le diverse forze possiamo sviluppare sinergie tali da moltiplicare gli effetti delle nostre azioni. Agendo cioè come comunità siamo in grado di abbattere quelle barriere fisiche e mentali che ancora oggi esistono, favorendo un arricchimento collettivo che passa per l’inclusività". "Grazie ad Area 51 - conclude Franchi - si dimostra che gli ostacoli, anche quelli più difficili che si possono incrociare in mare, non sono mai insuperabili se abbiamo qualcuno al nostro fianco. È una lezione che vale per tutti e dopo due anni di pandemia apprenderla è ancora più urgente".