REDAZIONE MASSA CARRARA

Omaggio della città all’eroe dei parà Stefano Paolicchi

Cerimonia a Marina di Massa in onore del sergente maggiore. caduto a Mogadiscio 27 anni fa. Persiani: "Un esempio per tutti".

Autorità e rappresentanti delle associazioni combattentistiche e d’arma tutti sull’attenti, per la commemorazione di un vero eroe insignito con la medaglia d’oro al valor militare alla memoria. Si tratta di Stefano Paolicchi, il sergente maggiore incursore paracadutista che il 2 luglio 1993 prima di cadere a terra e non rialzarsi più, pur ferito dai colpi dell’imboscata tesa dai miliziani somali, continuò il combattimento per liberare gli altri militari italiani che erano stati accerchiati. Una cerimonia quella che si è svolta domenica scorsa tra la chiesa di San Giuseppe Vecchio e la piazza a lui intitolata a Marina di Massa, che ha visto la partecipazione oltre che di familiari, amici, paracadutisti ed ex baschi amaranto e verdi, anche del sindaco di Massa Francesco Persiani, della consigliera provinciale Irene Mannini, del presidente dell’Associazione nazionale paracadutisti d’Italia generale Marco Bertolini, del comandante del 9º Reggimento d’assalto paracadutisti "Col Moschin" colonnello Yuri Grossi e del presidente dell’Associazione nazionale incursori esercito colonnello Angelo Passafiume. Alla funzione religiosa officiata da don Danilio Vita è seguita la deposizione di una corona di fiori al cippo dedicato a Paolicchi. "Oggi ricordiamo quel giovane servitore della patria in missione di pace – ha ricordato il parroco – che nel tentativo di aiutare le popolazioni bisognose non fece più ritorno a casa dai suoi cari".

"Il sergente maggiore paracadutista – ha aggiunto il sindaco Persiani – era a Mogadiscio in missione di pace e si è sacrificato per aiutare i suoi commilitoni. Non dobbiamo dimenticare i nostri eroi ma trarne esempio per migliorare la nostra condotta". La commemorazione è stata promossa dalla sezione Anpd’I "Quota 33" di Massa.

Stefano Guidoni