Omaggio ad Aldo Moro, ’voce’ sempre attuale: "Il suo esempio di libertà, rispetto e dialogo"

Omaggio a Aldo Moro a Massa: commemorazione nella piazza a lui intitolata con discorsi e impegno per difendere la libertà. Ricordati anche Peppino Impastato e Rosario Livatino.

"Non è importante che pensiamo le stesse cose, che immaginiamo e speriamo lo stesso identico destino, ma è invece straordinariamente importante che, ferma la fede di ciascuno nel proprio originale contributo per la salvezza dell’uomo e del mondo, tutti abbiano il proprio libero respiro, tutti il proprio spazio intangibile nel quale vivere la propria esperienza di rinnovamento e di verità, tutti collegati l’uno all’altro nella comune accettazione di essenziali ragioni di libertà, di rispetto e di dialogo". Con questa frase di Aldo Moro, riportata dal consigliere comunale di ’Massa è un’altra cosa’, Ivo Zaccagna, è stato reso omaggio allo statista democristiano, ucciso dalle Br il 9 maggio 1978, nella piazza cittadina a lui intitolata. Zaccagna ha ringraziato tutti i presenti, tra cui il sindaco Persiani e il consigliere regionale Bugliani, nonchè il Liceo Palma con la dirigente scolastica Ilaria Zolesi, gli studenti della 2ª M e il professor Paolo Biancalana che hanno introdotto la cerimonia suonando il ’silenzio’. "Oltre a Moro – ha detto Zaccagna – ricordiamo anche gli uomini della scorta, di polizia e carabinieri, che 55 giorni prima persero la vita nel vile agguato del sequestro Moro. Sempre il 9 maggio ricordiamo anche il giornalista Peppino Impastato, morto lo stesso giorno per mano mafiosa. Da questo luogo parta un coro unanime: combattiamo ogni forma di oppressione e difendiamo la libertà perchè solo combattento garantiremo a chi verrà un futuro migliore. Ci siamo congedati con un impegno preciso: trovare una degna sistemazione alla piazza che porta il nome di Moro e, per il prossimo anno, organizzare un evento (già in cantiere) con importanti relatori a livello nazionale".

"Il 9 maggio – sottolinea anche Azione Massa Carrara – è una data che ha segnato profondamente la memoria e la coscienza del nostro Paese. Nel 1978 venne assassinato dalle Brigate Rosse Aldo Moro, che ha pagato con la vita il coraggio di aver messo in campo la coraggiosa formula politica del compromesso storico, assieme al segretario del Pci Berlinguer. Lo stesso giorno cadeva, per mano mafiosa, Peppino Impastato, militante coraggioso della sinistra extraparlamentare che, fondando “Radio aut”, aveva dato voce alla Sicilia che non intendeva piegarsi alla cosche. Ed era il 9 maggio del 2021 il giorno in cui veniva proclamata la beatificazione di Rosario Livatino, magistrato ucciso dalla Stidda. Non dimentichiamoli e delle loro storie, seppur diverse, facciamo tesoro".