Forse era furioso, di certo... poco accorto. Fatto è che non si è reso conto che le telecamere del sistema di videosorveglianza erano in funzione. Lo hanno registrato mentre arriva in auto all’ex tribunale di San Martino, scende armato di bomboletta spray e scrive sui muri frasi infamanti contro il dirigente dell’Ufficio marmo Giuseppe Bruschi e la sindaca Serena Arrighi. Erano i giorni ancora infuocati dal doppio servizio di ‘Report’ su cave, inquinamento, guadagni miliardari, dell’infelice frase dell’imprenditore Franchi sulle responsabilità dei lavoratori nei casi di infortunio. Ma non è un ambientalista e neppure un lavoratore l’uomo che ha preso di mira la prima cittadina, che si è tenuta la delega al marmo, e il dirigente comunale. L’ignobile azione arriva invece dal fronte opposto, quello che sulle escavazioni ha fatto impresa. Una responsabilità la sua su cui è ancora aperta l’indagine della Polizia di Stato dopo la denuncia per diffamazione presentata dalla sindaca Serena Arrighi e dal dirigente.
Bocche cucite in municipio sull’esito dell’inchiesta ma le prove in mano agli inquirenti non sembrano proprio lasciare spazi ai dubbi sulla responsabilità di quelle scritte comparse sui
muri dell’ex tribunale di San Martino dove ha sede proprio l’ufficio Marmo diretto da Giuseppe Bruschi ma anche la polizia municipale. Scritte in quei giorni erano apparse anche su alcuni blocchi di marmo nella zona delle cave di Fantiscritti. “Gridavano” a una presunta mala gestione ma la ragione sarebbe invece proprio l’opposto, ovvero il rigoroso rispetto dei regolamenti seguito dall’amministrazione e dall’ufficio.
"Sono in corso indagini serrate portate avanti dal commissariato, inizialmente con la collaborazione, e devo ringraziare entrambi – si limita a dire Serena Arrighi –. Grazie al sistema di telecamere che esiste in città, e funziona, le indagini dovrebbero portare nel giro di breve a una soluzione, ovvero a identificare il responsabile di questi atti. E grave la diffamazione del sindaco, anche se per i politici gli attacchi sono quotidiani, ma ritengo gravissime le accuse infamanti contro un dipendente comunale".
E.R.