Nuovo look per la piazza dei Barsan Pieve affollata per l’inaugurazione

E’ uno dei luoghi simbolo di Bagnone dedicato agli abitanti che lasciavano il borgo per cercare fortuna . La riqualificazione ha interessato il muro di contenimento che dava segni di cedimento strutturale

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Una nuova piazza per Pieve di Bagnone. Terminati i lavori e passata la pandemia, è tempo di festeggiare. Ieri mattina il piccolo borgo era molto affollato: se in inverno i residenti sono poco più di un decina, in estate diventano quasi duecento. Molti di loro erano in piazza per festeggiare l’inaugurazione della piazza, in passato in pessime condizioni, a causa del dissesto idrogeologico. Il muro di contenimento della piazza dei Barsan, infatti, faticava a reggere e i lavori erano necessari e richiesti a gran voce dalla popolazione. La piazza dei Barsan risale al 1978, è dedicata ai migranti che si spostavano da Bagnone per cercare fortuna in pianura, ma che hanno comunque mantenuto un legame con Bagnone. Legame che dura ancora oggi. "Inauguriamo un’opera importante che ha dato stabilità alla piazza – ha detto il sindaco Giovanni Guastalli – a distanza di due anni dal termine dei lavori, finalmente possiamo festeggiare tutti assieme, ricordando i Barsan, che con spirito di sacrificio lasciavano il nostro territorio per lavoro, ma poi tornavano". "Pieve è una tappa fondamentale – ha aggiunto Luigi Leonardi – da Pieve partiva buona parte della nostra emigrazione, uomini e donne con storie da far conoscere ai giovani, che spesso stentano a crederci". C’era poi Giovanni Longinotti come rappresentante della Provincia. "Si tratta di un’opera necessaria – ha detto – un muro di contenimento per una piazza dedicata ai Barsan. Conosco bene il sacrificio dei nostri nonni che andavano a lavorare lontano dalla Lunigiana. Compito delle amministrazioni è supportare opere di questo genere, portando a casa risultati". Matteo Marginesi dell’amministrazione precedente ha ricordato il compianto sindaco Carletto Marconi: era stato lui a cominciare i lavori durante il suo mandato, sarebbe stato felice di vederne la conclusione. Spazio poi a Walter Botta, presidente del circolo Anspi San Terenziano, che tanto si è impegnato nel chiedere i lavori e nel sensibilizzare la popolazione, trovando iscritti e sostenitori: "Abbiamo un circolo che opera e ha voglia di fare – ha detto – ringrazio i 118 tesserati che abbiamo e invito anche altre persone a iscriversi. Abbiamo lavorato tanto in questi anni, con alcuni soldi raccolti abbiamo commissionato una relazione geologica sulla santuario di San Terenziano, esposto disegni e rendering del santuario, grazia alla geometra Elisabetta Soccini. Per il futuro vorremo realizzare una pista da ciclocross. Il nostro gruppo è molto attivo nell’organizzare feste, serate danzanti, attività per i bambini. Sempre per avere un paese che vive".

Monica Leoncini