Nuovi piani di sviluppo Protocolli d’intesa con la Regione per il sito di Avenza

Saranno realizzati per Venture Global moduli di liquefazione del gas. Ci sarà bisogno di una variante urbanistica e di potenziare la viabilità. Un altro filone è legato all’idrogeno: 500 milioni di investimenti in 4 anni.

Nuovi piani di sviluppo  Protocolli d’intesa  con la Regione  per il sito di Avenza

Nuovi piani di sviluppo Protocolli d’intesa con la Regione per il sito di Avenza

L’investimento da 6 milioni di euro di Baker Hughes allo stabilimento Nuovo Pignone di Massa non sarà l’ultimo: ci sono altri due programmi di sviluppo attraverso protocolli di intesa già arrivati sul tavolo della Regione. Paolo Noccioni, presidente di Nuovo Pignone, Alberto Matucci, vice presidente gas technology equipment, e Massimiliano Turci, direttore dello stabilimento Baker Hughes di Massa, confermano infatti quanto anticipato da La Nazione nei mesi scorsi. Partiamo dal piano più recente e anche quello con tempi più stretti di realizzazione, entro la fine del 2024, ossia lo Yard di Avenza. "Avenza è una delle storie di maggior successo – ha detto Matucci –. Nel 2010 la prima decisione di investire così da creare il primo nucleo per realizzare i moduli del progetto Gorgon in Australia.

In tempi più recenti è poi arrivato il progetto Calcasieu Pass in Louisiana per Venture Global per realizzare moduli di liquefazione del gas, 10 platee di realizzazione per 18 moduli. Ora – ha continuato – con lo stesso cliente continuiamo ad andare avanti e stiamo facendo altri progetti e contiamo di arrivare a 22 platee su Avenza per questi moduli e altre 5 platee per altri moduli, per un totale di 27 platee". Progetto che, come riportato da La Nazione, Baker Hughes ha già presentato al Comune di Carrara e alla Regione per un protocollo d’intesa destinato allo sviluppo visto che ci sarà bisogno comunque anche di una variante urbanistica oltre al miglioramento e potenziamento della viabilità.

L’altro filone di investimento è quello legato all’idrogeno. Su questo settore c’è un protocollo d’intesa firmato con la Regione per tutta la Toscana che prevede investimenti per 500 milioni di euro in quattro anni. Piano presentato anche al Ministero dello Sviluppo economico e al Ministero dell’ambiente con diversi ambiti di applicazione. Si parte dall’idrogeno, poi efficientamento energetico, integrazioni delle fonti rinnovabili e geotermia; progettazione, realizzazione di un espansore assiale per l’utilizzo in processi di ossicombustione; cattura, utilizzo e stoccaggio della CO2; tecnologie di manifattura avanzate, sviluppo di nuovi materiali per macchine operanti con combustibili verdi; intelligenza artificiale e digitalizzazione. Lo conferma Noccioni: "Stiamo lanciando una serie di attività in ricerca e sviluppo per nuove soluzioni energetiche che in parte riguardano l’idrogeno, altre sono legate alla cattura o alla riduzione della CO2. Con alcuni dei progetti stiamo partecipando al Pnrr e ci sono ancora le valutazioni in corso". Tutto in divenire per una realtà che ha numeri da capogiro riportati da Noccioni: oltre 1 miliardo di investimenti in Italia negli ultimi anni, 1.400 società che lavorano nella filiera italiana di cui circa la metà in Toscana e un moltiplicatore dell’occupazione fra diretti e indiretti pari a 5,5 secondo le statistiche Irpet. Ogni giorno, ha rimarcato Turci, entrano nello stabilimento di Massa 1.100 persone di media e 335 sono personale diretto, ilrestto ditte esterne. Poi lo Yard di Avenza e la joint venture con GE su Asti che conta oltre 200 dipendenti a Carrara. In tutto migliaia di posti di lavoro sulla provincia.

Francesco Scolaro