REDAZIONE MASSA CARRARA

No al sequestro dei beni dell’avvocato Lattanzi Respinto ricorso di Unicredit per 7,5 milioni

La corte di appello di Genova ritiene tardiva la trascrizione della sentenza da parte della banca. Estinta la procedura esecutiva

No al sequestro dei beni per 7,5 milioni di euro da parte di Unicredit nei confronti dell’avvocato Carlo Giovanni Lattanzi. Anche la corte di appello di Genova ha respinto il ricorso della banca che già aveva ottenuto disco rosso in tribunale a Massa. Le due sentenze hanno, in pratica, confermato il provvedimento del giudice delle esecuzioni che il 9 agosto 2019 aveva dichiarato estinto il procedimento esecutivo promossa dall’istituto di credito nei riguardi dell’avvocato in forza della sentenza della corte di appello di Torino, sezione penale, per il caso della moschea in Iraq mai costruita. La corte di appello di Genova ha ribadito che il termine dei 60 giorni per trascrivere la sentenza esecutiva e avviare il procedimento del sequestro conservativo doveva essere conteggiato a partire dal momento della lettura della sentenza in aula e non dopo la deposizione in cancelleria. L’avvocato Giovanni Altadonna che ha difeso egregiamente il collega Lattanzi, ha quindi visto accogliere le sue istanze da ben tre giudici, quello delle esecuzioni, il collegio del tribunale di Massa presieduto da Maurizio Ermellini e ora la corte di appello di Genova. Per la vicenda della moschea che si sarebbe dovuta costruire in Iraq, nel 2017 i giudici torinesi hanno dichiarato non doversi procedere nei confronti di tutti gli imputati (tra cui l’avvocato Lattanzi) per il reato di abuso d’ufficio, perché estinto per prescrizione; hanno confermato però il risarcimento civile; un anno dopo la Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso del procuratore generale e ha respinto i ricorsi presentati dagli imputati: il dispositivo è stato letto in udienza in data 28 giugno 2018, mentre le motivazioni sono state depositate in data 23 ottobre 2018; Unicredit ha impugnato l’ordinanza di estinzione della procedura esecutiva immobiliare il 9 agosto 2019 e ora dovrà decidere se presentare il ricorso anche in Cassazione. I beni dell’avvocato Lattanzi restano, pertanto, nella sua disponibilità.

Guido Baccicalupi