Niente da fare per il Castello Malaspina. Resterà chiuso al pubblico durante i lavori

Due cantieri in contemporanea e per motivi di sicurezza non ci saranno aperture parziali

Niente da fare per il Castello Malaspina: per garantire la sicurezza di tutti, a causa dei due cantieri che apriranno in contemporanea, lo storico maniero resterà chiuso al pubblico, fino a data da destinarsi. Almeno fino a quando i lavori in corso, sia da parte del Comune di Massa sia da parte della Soprintendenza, non permetteranno di poter entrare e visitare il castello in sicurezza. Era una delle ipotesi avanzata dal sindaco Francesco Persiani nei giorni scorsi: amministrazione e Soprintendenza stavano valutando la possibilità di tenere aperte alcune zone del castello, magari riducendo il costo del biglietto di ingresso. Ma la sicurezza viene prima di tutto e per ora la soluzione migliore, valutata dagli enti preposti, è di chiudere l’accesso. I lavori che partiranno da parte del Comune sono quelli finanziati dal Piano nazionale di ripresa e resilienza per 814mila euro.

Gli interventi riguardano il palazzo Rinascimentale e consistono nel rifacimento dello strato di impermeabilizzazione e del manto di copertura in coppi ed embrici, nel rimontaggio del sistema di protezione contro fulmini e nella predisposizione delle linee vita, attualmente non presenti, così da poter effettuare in sicurezza le operazioni di manutenzione. Verrà poi effettuato il consolidamento-restauro del cornicione decorato in aggetto sul cortile. Ulteriori opere riguardano l’impianto di riscaldamento e consistono nel rifacimento del locale macchine e nella sostituzione dei corpi radianti. Infine vengono inseriti elementi illuminanti dei prospetti del Palazzo rinascimentale, con spot a luce calda diffusa. L’appalto ha una durata di 35 settimane e il cantiere dovrebbe chiudere entro il 31 marzo 2026. Inoltre, per gli spazi che serviranno a supporto del cantiere, non possono essere più utilizzati 5 parcheggi in via della Rocca per tutta la durata dei lavori. I lavori della Soprintendenza, da mezzo milione di euro,riguarderanno i restauri di elementi singoli in forte degrado, come il consolidamento delle pitture interne e il restauro delle colonne dei loggiati.