"Niente assessorato? Offesa al territorio"

Giacomo Bugliani contesta la riforma dello Statuto della Regione: "Scelta inopportuna, lede la dignità mia e della gente che rappresento"

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Giacomo Bugliani non sarà il nono assessore della Regione. La notizia, già certa, sarà ufficializzata tra oggi e domani con il nuovo Statuto della Regione. Il consigliere massese del Pd, secondo in Toscana del suo partito per numero di voti, è bene ricordarlo, lo sapeva già, lo aveva capito fin dall’insediamento della giunta Giani. Del resto, se era stato escluso prima, nonostante più di una promessa, perchè avrebbe dovuto rientrarci ora? La nostra provincia non ha un assessorato da 30 anni.

"Considero la vicenda della riforma dello Statuto della Regione Toscana un’offesa alla provincia di Massa Carrara – dice Bugliani – che meritava di essere rappresentata in giunta regionale fin da subito. E’ noto a tutti che la mia presenza nella giunta avrebbe potuto rappresentare, a distanza di quasi 30 anni, anche una diversa considerazione del governo regionale nei confronti di Massa Carrara e, quindi, una sorta di riscatto del nostro territorio. Cosa che si sarebbe verificata se non che, durante la prima seduta del consiglio regionale nell’ottobre 2020, il mio nome è stato improvvisamente e inspiegabilmente cancellato e sostituito: con la conseguenza che, unico caso in Italia, la Regione Toscana non ha oggi un assessore al Bilancio. Da lì l’idea del presidente della Regione (dichiarata nel suo discorso d’insediamento) di allinearsi alla legge nazionale e di promuovere la riforma dello Statuto con l’allargamento della giunta a nove assessori".

Una scelta che Bugliani ha sempre rigettato. "Fin da subito – spiega – mi è parsa un’operazione poco opportuna (anche in considerazione del momento storico ed economico che viviamo), sono stato io a non voler più mettere in discussione nella mia Commissione una proposta di legge che non solo era (ed è) inopportuna, ma è anche da considerarsi un’offesa alla mia terra e alla mia gente. E la storia mi ha dato ragione. Quella legge, infatti, oggi è stata avocata direttamente all’aula del Consiglio Regionale (senza il parere della Prima Commissione) e porterà, oltre che a un allargamento della Giunta e alla creazione di un Sottosegretario alla presidenza della Regione, anche a un ampliamento dell’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale a 7 membri. Con tutte le conseguenze che ne derivano in termini di maggiori costi della politica, poiché è evidente che nuove figure istituzionali portano con sé nuovi costi di personale. Se si debbono risparmiare i costi della politica sia un risparmio vero e valevole per tutto e tutti e, per questo, io sarò il primo a non appoggiare quella riforma dello Statuto che già avevo chiaramente e pubblicamente deciso di accantonare e non portare avanti nei lavori della Prima Commissione che presiedo".

Bugliani non manca di rifilare alcune stilettate anche alle altre forze del centrosinistra, in primis Italia Viva. "Se altri adesso – afferma – vogliono fare quella riforma, se ne assumano la responsabilità. Anzi, invito tutte le forze che si sono dichiarate contro l’aumento dei costi della politica (a partire da Italia Viva) a rimanere coerenti e a non sostenere questa riforma statutaria, che prevede, oltre tutto, anche il Sottosegretario e l’allargamento dell’Ufficio di Presidenza. Io non sono disponibile, per quanto dato e per quanto rappresento, a un ruolo di ripiego come quello che è stato prospettato. Io ero e sono contrario a questa riforma perché credo che si tratti di una scelta che, oltre a portare un incomprensibile e inaccettabile aumento dei costi della politica, lede la mia dignità e quella della gente che rappresento. Massa Carrara non è una Provincia di serie B in Toscana e non merita un... nono assessore".

Luca Cecconi