Muore a 47 anni super tifoso della Carrarese

Cordoglio dei supporter azzurri per la scomparsa di Graziano Lenzotti. La sorella Tatiana: "Si è spento mentre gli tenevo la mano"

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Di Alessandra Poggi

Lutto nel mondo dello sport cittadino: è morto Graziano Lenzotti, da sempre un grande tifoso della Carrarese. Aveva 47 anni. È deceduto per una grave forma di leucemia, che ormai stava combattendo da due anni e alla fine ha avuto la meglio. Una malattia che nonostante le cure non gli ha dato scampo. Se ne va una persona dal "cuore grande" dicono gli amici, un ragazzo molto riservato, al punto di non aver voluto dire a nessuno che era malato, non voleva far soffrire chi lo conosceva, ma soprattutto non voleva che si preoccupassero per lui.

Solo negli ultimi momenti della sua vita gli amici e compagni di stadio hanno saputo che era affetto da questa grave forma di leucemia. Una scoperta fatta dopo l’ultimo ricovero in ospedale, che risale allo scorso giugno. Ci ha lasciato mentre stringeva la mano alla sorella Tatiana: "È morto mentre mi stringeva la mano – racconta la donna – Graziano era molto più di un fratello, era una persona speciale. Non aveva voluto dire a nessuno che era malato. Non voleva che si preoccupassero per lui. Ha passato due anni d’inferno. Quando i suoi amici hanno saputo che stava male stavano venendo in ospedale, ma ormai era troppo tardi per Graziano, così hanno attaccato uno striscione allo stadio e fatto dei post sui social. Dopo la sua morte sono arrivate tantissime manifestazioni di cordoglio. Con Graziano perdo l’ultima persona che faceva parte della mia famiglia, un’altra sedia vuota in un Natale che mi vedrà sola. Non riesco a crederci, nel cuore ho tanta tristezza".

Nessuno si aspettava questa morte fulminea, neppure Tatiana, anche perché Graziano si stava curando da due anni, da quando aveva saputo che era leucemico e stava combattendo con tutte le sue forze per vincere la battaglia della vita. All’inizio i medici avevano pensato si trattasse solo di un’infezione, ma con il ricovero di giugno la diagnosi non ha avuto pietà, leucemia fulminante. Appassionato di calcio oltre alla Carrarese (di cui non perdeva occasione di indossare i colori) nel cuore portava i colori bianconero della Juventus, altra sua grandissima passione, ma amava seguire tutti gli sport in generale. Graziano per vivere faceva il giardiniere, altra sua grande passione che portava nel cuore fin da ragazzo. Lascia la sorella Tatiana, il cognato e il cugino. I funerali si svolgeranno oggi alle 14 nella chiesa parrocchiale della Madonna del Cavatore di Bonascola, dove viveva.