Mulazzo strizza l’occhio al futuro Si punta su agricoltura e turismo tra vini locali e specialità della zona

Slow Food, Camera di commercio, Comune e Gal hanno incontrato i vignaioli resilienti del territorio. Il sindaco Novoa: "L’iniziativa è organizzata anche per far incontrare il mondo della ristorazione".

Mulazzo strizza l’occhio al futuro  Si punta su agricoltura e turismo  tra  vini locali e specialità della zona

Mulazzo strizza l’occhio al futuro Si punta su agricoltura e turismo tra vini locali e specialità della zona

di Natalino Benacci

I vignaioli resilienti si raccontano attorno a una bottiglia. Non poteva che accadere sulle colline di Mulazzo: qui si è svolta lunedì scorso al Podere Fedespina una degustazione organizzata dalla delegazione di Lucca e Massa Carrara della Federazione italiana vignaioli indipendenti alla quale hanno partecipato 23 produttori. Le aziende erano Cantine Belmesseri, Casteldelpiano, Colle di Bordocheo, Fattoria Colleverde, Fattoria di Montechiari, Fattoria Ruschi Noceti,Fattoria Sardi, Giardini Ripa di Versilia, Il Calamaio, Malgiacca, Pascale Francesca I Pilastri, Pietra delFocolare, Pieve Santo Stefano (Villa Sardini), Podere Fedespina, Tenuta dello Scompiglio, Tenuta di Valgiano, Tenuta Lenzini, Tenuta Mareli, Tenuta Mariani, Tenuta Palatina, Tenute di Badia, Terenzuola, Valle del Sole. La degustazione è stata accompagnata dall’assaggio delle specialità gastronomiche curati dalla Condotta Slow Food Luni Apua e portati in tavola dagli studenti dell’Alberghiero di Bagnone. Presenti all’incontro, il sindaco di Mulazzo Claudio Novoa con l’assessore Lucia Boggi, il presidente della Camera di Commercio Toscana Nord Ovest Valter Tamburini, il fiduciario Slow Food Matteo Podenzana col dirigente Alessio Bocconi, Roberto Galassi, presidente Gal Lunigiana col direttore Nino Folegnani, la vicesindaca pontremolese Clara Cavellini e la presidente della Strada del Vino dei Colli di Candia e della Lunigiana Fernanda Poletti. "Questo evento valorizza l’agricoltura eroica - ha detto Novoa - Qui abbiamo produttori indipendenti che non acquistano uvaggi da terzi e che lavorano solo le loro produzioni. La manifestazione è organizzata in modo da far incontrare anche il mondo della ristorazione, grazie a Slow Food. La location è un’azienda agrituristica di grande livello, come tante altre".

Ha creduto all’evento il titolare del Podere Fedespina. Antonio Farina: "E’ una giornata che rafforza la fidelizzazione tra i vignaioli territoriali coil nostro interlocutore principale Horeca, senza trascurare gli interlocutori che fanno parte della filiera vinicola". Anche Tamburini è stato colpito dalla qualità dei prodotti. "E’ un’iniziativa interessante perché vede uniti la Condotta Luni Apuna di Slow Food e i produttori della Fivi nella valorizzazione dei prodotti del territorio. Come Camera di commercio lavoreremo su questi aspetti assieme all’Ambito turistico e ai comuni". L’interazione vinocibi è sottolineata dal fiduciario di Slow Food: "Abbiamo messo in tavola le torte d’erbi e la barbotta con la cipolla di Treschietto, il testarolo pontremolese e la marocca di Casola e i formaggi da latte crudo della mucca pontremolese che sono un’eccellenza". La proposta commerciale deve puntare sulla varietà della ricchezza produttiva e sull’alleanza con i ristoratori. "E’ la sinergia vincente per il futuro della produzione di vino; i ristoratori sono l’anello terminale della filiera che trova la sua consacrazione nell’abbinamento con i cibi", conclude Fernanda Poletti.