Movida, ordinanza flop Residenti e operatori chiedono correttivi "Servono controlli"

"Vengono penalizzati soltanto i commercianti, i giovani bevono ugualmente"

Movida, ordinanza flop  Residenti e operatori  chiedono correttivi  "Servono controlli"
Movida, ordinanza flop Residenti e operatori chiedono correttivi "Servono controlli"

L’ordinanza che vieta l’asporto di alcol dalle 22 alle sei del mattino della sindaca Serena Arrighi non ha prodotto i risultati sperati. Nel fine settimana a Marina di Carrara non è cambiato niente, e i ragazzini, quelli a cui l’ordinanza era rivolta, hanno bevuto indisturbati fino a notte fonda. Un provvedimento, quello di vietare la vendita di alcolici da asporto, che ancora una volta si ritorce contro i commercianti, ma che non impedisce ai giovani di ubriacarsi e infrangere l’ordine pubblico. Gli alcolici i ragazzi non li consumano nei bar, ma fanno la scorta nei supermercati per poi consumarli in zona movida.

Per questo commercianti e residenti chiedono una maggiore presenza delle forze dell’ordine. Nel weekend come ormai da un paio di anni è andato tutto liscio – dice Giacomo Timbro del Bon Pro –. E’ strano vedere i locali che chiedono documenti, spiegano le nuove ordinanze e stanno attenti agli orari, ma poi in mezzo alla strada ci sono dei veri e propri bivacchi di ragazzetti con in mano bottiglioni con all’interno chissà cosa e nessuno che li controlla. I divieti sono per chi ha le attività o sono stati fatti per la cittadinanza e per un convivere per tutti più educato e civile? Ma chi controlla queste cose? Facile farla pagare sempre ai commercianti, già abbastanza tartassati da leggi e tasse folli. Queste cose fanno davvero male". Nulla è cambiato anche per Gino Stefanini del comitato di zona Marina, che da anni lamenta una situazione invivibile.

"Non ho visto un grande cambiamento dopo l’ordinanza – dice Stefanini –. Le ordinanze servono se poi ci sono i controlli che le fanno rispettare. Anche in questo fine settimana i ragazzi giravano con bottiglie di vetro in mano, ma nessuno era presente per controllare. Resto dell’idea che gli atteggiamenti sbagliati si correggano con le multe". "Ordinanze simili anche negli anni passati non hanno dato risultati – aggiunge Fabrizio Bertelli del Fish & Chips –. Inutile vietare a noi di vendere alcolici da asporto se i ragazzi si portano da bere da casa. Servono controlli, servono le forze dell’ordine che passeggiano nelle strade. È l’unica soluzione". Spostandoci su Avenza Danny Bordigoni del bar Ischia dice: "Non ci tocca direttamente, ma sono nel cuore di questi commercianti. Spero che si riesca a trovare una soluzione alternativa che preveda pattugliamenti e controlli". "L’alternativa potrebbe essere il divieto di bere nelle strade e nelle piazze – dice Cristina Bencivinni del bar Crema – non impedire di lavorare a chi fa asporto. Andrebbe vietato alle persone di bivaccare, vietare la vendita di alcolici non basta perché li prendono al supermercato".

Alessandra Poggi