
Pontremoli (Massa Carrara), 17 novembre 2023 – Se ne va un simbolo. Commozione e cordoglio per la scomparsa a 91 anni di Marcellino Mauri, decano dei commercianti pontremolesi, consigliere comunale negli anni Settanta e dirigente del Partito repubblicano. Nel 1975 aveva invitato a Pontremoli per l’inaugurazione del Museo delle statue stele il Ministro per i beni culturali e ambientali Giovanni Spadolini e lo accompagnò al castello in rappresentanza del Pri. Ricordi che ogni tanto facevano capolino nella sua memoria, che si mescolavano a tante altre esperienze della sua lunga vita. Recentemente il Pri col segretario regionale Moreno Lorenzini, l’avvocato Alberto Pincione, già sindaco di Carrara, Franco Bellini, Giorgio Giorgi, Roberto Cattaneo, Giovanni Tognarelli e Giglio Benelli. Questi ultimi due vecchi rappresentanti repubblicani pontremolesi gli avevano consegnato una targa ricordo: "Fedele agli ideali mazziniani di giustizia e libertà si è sempre battuto con tenacia e passione per il progresso democratico della sua Pontremoli. Riconoscenti con affetto gli amici repubblicani".
Carattere buono e allegro con quel pizzico di polemica e ironia che non guastano, Marcellino era soprattutto un uomo libero. Una dimensione da convinto mazziniano, che aveva trovato residenza nel Partito repubblicano di cui divenne uno dei protagonisti a livello provinciale. Mauri era stato segretario del Pri locale nel 1970 quando alle elezioni comunali prendeva 186 voti e riusciva ad eleggere due consiglieri. ma la politica è stata solo uno dei tanti capitoli della sua attività.
Galantuomo all’antica, Marcellino nacque a Montiano, paesino in provincia di Grosseto. A due anni assieme alla famiglia arrivò a Pontremoli, poiché il padre maresciallo dell’arma dei carabinieri era stato trasferito alla stazione locale. A 18 anni dopo aver seguito i corsi di una scuola di elettronica alla Marina mercantile della Spezia avviò un’attività commerciale nel settore degli elettrodomestici. E fu un successo perché in breve tempo la sua attività divenne un punto di riferimento per radio tivù impianti stereo e poi telefonia. Intanto era diventato presidente dell’associazione commercianti, poi arrivò a presiedere il consiglio di Istituto del Belmesseri e l’associazione 50& Più della Fenacom di Massa Carrara che premia le eccellenze delle categorie commerciali. Aveva avuto in gioventù una grande passione per lo sport, in particolare per il ciclismo, era stato infatti tra i fondatori della squadra del direttore Ardito Maucci che annoverava i migliori talenti locali di allievi e dilettanti.Ma era anche attento al sociale, fu infatti iscritto alla Misericordia e donatore Avis. Marcellino nel 1957 trova la compagna della vita e si sposa con Giuseppina scomparsa poi nel 1980.
Un dolore condiviso dai figli Paola, Pier Paolo, Elisabetta e Anna Silvia. Ma una delle sue passioni più grandi era ricolta alla cucina, in particolare quella lunigianese di cui conosceva tutti i segreti. Così è stato tra i fondatori dell’Accademia italiana della Cucina di Pontremoli, guidata da Francesco Ruschi Noceti, che propose alla Fondazione Città del Libro la creazione del Premio Bancarella della Cucina. Era sempre alla ricerca dei piatti più esclusivi della cucina contadina. I funerali di Marcellino Mauri si svolgeranno domani alle 15 nel Duomo di Pontremoli.