REDAZIONE MASSA CARRARA

Monoblocco e Oncologia Accorato appello a Giani

Rigoletta Vincenti chiama in causa il governatore e lo invita il consiglio

Monoblocco e Oncologia Accorato appello a Giani

"Il day hospital non può stare all’ex pronto soccorso, le parole della sindaca Serena Arrighi lasciano perplessi". A ribadire la contrarietà di trasferire il reparto oncologico negli ex locali del pronto soccorso del Monoblocco è la professoressa Tiziana Tacconi, docente dell’Accademia di belle arti di Brera da anni impegnata nell’opera di umanizzazione del day hospital diretto dal dottor Andrea Mambrini. "Sembrava tutto sistemato, ci avevano già trovato uno spazio al Noa e non capisco perché volerci mettere per forza all’ex pronto soccorso – dice Tiziana Tacconi –. Pensavamo di aver ampiamente spiegato le motivazioni della nostra contrarietà e sorprende che la sindaca abbia preso una posizione così categorica e ci voglia per forza mandare per forza in quel buco buio, basso e senza vista. La sindaca ha detto che non legge i giornali, ma forse sarebbe il caso che li leggesse. La sua posizione è molto grave. È vero che le cure farmacologiche sono le più importanti, ma lo è anche lo spirito con cui un malato le affronta. Non stiamo parlando di un semplice raffreddore. Ribadisco pienamente l’importanza di un ambiente luminoso e colorato per ottimizzare una cura basata sull’umanità. Capisco che la sindaca non voglia il trasferimento al Noa, ma allora deve creare le condizioni giuste per mantenere il day hospital oncologico a Carrara".

E interviene la ex candidata a sindaco Rigoletta Vincenti. "Le soluzioni proposte da Asl non ci convincono – scrive la consigliera comunale del gruppo progressista. Serve un confronto immediato, aperto a maggioranza e opposizione, anche per un dovere di trasparenza nei confronti dei cittadini. Non si possono discutere questioni così delicate in una conferenza dei capigruppo a porte chiuse". Vincenti poi richiama lo storico accordo di programma del novembre 2005. "Noi carraresi – precisa – non ci siamo dimenticati del protocollo d’intesa che a fronte della decisione di realizzare il Noa a Massa, prevedeva per la nostra città lo sviluppo della medicina territoriale e della parte diagnostica, la ristrutturazione del distretto di Avenza, lo spostamento della scuola infermieri. Sono passati diciotto anni e nessuno di questi progetti è stato pienamente realizzato. Il presidente di Regione Eugenio Giani e l’assessore Bezzini vengano in consiglio comunale per assumersi la responsabilità di trovare la migliore soluzione possibile. Sarebbe utile – conclude la consigliera – anche una perizia sullo stato delle palazzine di Monterosso al momento inutilizzate, che rischiano di diventare ruderi non recuperabili".