
Luigi Giovannelli intervistato dalla Rai racconta lo stato di salute del castello (Foto dal servizio Raitre)
La frana del Castello di Moneta arriva anche al Tg Tre, che sul caso ha intervistato Luigi Giovanelli, da sempre in prima linea per la difesa dell’antico castello sopra a Fossola. Il sito è a rischio dopo che la frana del 18 aprile scorso ha fatto cadere parte dell’antico muro quattrocentesca. A portare le telecamere della Rai sulle colline di Fossola è stato un videomessaggio di una residente, Arianna Bononi, che ha condiviso un appello per salvare questa antica testimonianza sul gruppo ‘Salviamo il Castello di Moneta’. E così qualche giorno dopo in città è arrivata una troupe tutta al femminile e coordinata dalla giornalista Maria Serena Wiedenstritt.
"Le abbiamo accompagnate a piedi fino a Moneta perché hanno voluto riprendere anche le condizioni della via Forestale e sull’argomento erano preparatissime – racconta Luigi Giovanelli –. La visita panoramica è stata molto apprezzata perché una volta raggiunto il Castello di Moneta hanno potuto ammirare il territorio dalle Alpi Apuane al mare, spingendo lo sguardo fino alle isole dell’arcipelago di Gorgona e Isola d’Elba". Giovanelli ai microfoni della Rai ha raccontato la storia del Castello di Moneta, da anni al centro di una battaglia per il suo recupero, ma anche la necessità di mettere in sicurezza la frana per evitare che nuove piogge si portino a valle l’intero corpo del castello. Un pericolo segnalato anche dal Cai di Carrara e Sarzana, dalla sezione apuo lunense di Italia Nostra e dalle Pro loco di Fossola e Moneta.
"Il castello è sull’orlo di un precipizio", ha ribadito Giovanelli. Per il Castello negli anni Novanta erano stati stanziati 300mila euro, e dopo una messa in sicurezza iniziale adesso si cerca di capire se ci sono ancora fondi a disposizione. Una domanda a cui ha risposto l’assessore ai lavori pubblici Elena Guadagni. "Siamo in attesa delle perizie e poi verificheremo – ha detto in Tv l’assessore –, naturalmente il nostro occhio di riguardo è sul castello e di conseguenza sulla proprietà comunale, e soprattutto sul ripristino della viabilità di accesso".