Mondo Convenienza, gli operai: “Il presidio andrà avanti finché non ci sarà un accordo sindacale”

Dopo i momenti di tensione con un furgone che ha forzato il blocco

Campi Bisenzio, 7 giugno 2023 - Ottavo giorno di sciopero dei facchini e autisti di Mondo Convenienza e il clima si fa sempre più ‘rovente’.

Dopo il nulla di fatto dell’incontro in prefettura di ieri pomeriggio per provare a sbloccare la situazione dei lavoratori in appalto, stamani davanti ai magazzini di via Gattinella e via Parco Marinella a Campi Bisenzio la situazione è degenerata.

Secondo quanto denunciano i SiCobas, alle 8,15 di oggi al deposito di via Parco Marinella, c’è stato un “gesto criminale”. Il sindacato spiega che “sono state prima sfondate le recinzioni del deposito per poi investire gli scioperanti sul marciapiede. Alla guida del furgone uno dei capi della società che ha l’appalto, mentre altri capi e caporali colpivano a calci e spinte i lavoratori”. Secondo il sindacato “un operaio è finito in ospedale, diversi i contusi”.

Ma non è finita qui. Poco dopo, infatti, sono arrivate le forze dell’ordine. “La polizia arriva e ci trascina per terra per far passare i mobili” denunciano ancora i SiCobas ricordando, però, che “la nostra determinazione, il nostro coraggio, la nostra gioia non si può fermare, né con i camion né con i reparti celere”.

Per questo davanti ai cancelli del magazzino di via Gattinella prosegue il presidio. “Ci trovate sempre qui, tutti i giorni, finché l'azienda non si decide a firmare un accordo sindacale e restituire a montatori e autisti tutti i diritti che gli ha rubato” dice il sindacato.

In solidarietà con i circa trenta lavoratori della società che ha in appalto il servizio di trasporto e facchinaggio, sono arrivati anche gli operai ex Gkn, azienda che dista pochi metri dal picchetto di via Gattinella.

“A noi da sempre interessa ciò che è legittimo socialmente, prima di ciò che è formalmente legale” dichiara il Collettivo di Fabbrica della ex Gkn. E aggiunge: “Ma qua non c'è legalità contro illegalità. Non c'è, perché questi lavoratori denunciano condizioni di lavoro senza contributi, con straordinario in nero, fuori dalle condizioni contrattuali, in una parola: illegali. Qua, come nel caso Gkn, c'è un uso unilaterale della legalità: contro le lotte sociali, a difesa dell'illegalità datoriale”.

“Quello che sta accadendo qui a Campi non è una questione di ordine pubblico, ma qualcosa che chiama in causa il territorio, politica e le istituzioni: è la vergogna del lavoro povero e dello sfruttamento che prolifera in appalti e sub-appalti. Noi siamo determinati ad andare avanti in tutte le forme, affinché anche i lavoratori in appalto abbiano diritti e dignità”, tuona Luca Toscano, del coordinamento Si Cobas. Domani saranno annunciate ulteriori forme di protesta, nell’attesa che qualcosa si muova anche sul fronte istituzionale.