Massa, la rinascita della Miss: «Vincere sui bulli? Io ce l’ho fatta»

La testimonianza di Stella a lungo tormentata dalle compagne di scuola

Stella Longo con la fascia appena conquistata a conclusione della serata di Miss Toscana al Galluzzo (Firenze), insieme a Roberto Prioreschi

Stella Longo con la fascia appena conquistata a conclusione della serata di Miss Toscana al Galluzzo (Firenze), insieme a Roberto Prioreschi

Massa, 26 giugno 2018 - Un titolo conquistato a un concorso di bellezza che ha il sapore di un riscatto per una disavventura che ha lasciato il segno. Stella Longo è una bella ragazza da poco maggiorenne. Occhi e capelli castani, sorriso smagliante e modi affabili. E’ raggiante con la fascia di un titolo satellite del concorso di Miss Toscana conquistato l’altra sera al Galluzzo, vicino a Firenze.

Dietro quel sorriso, quella felicità, quella speranza di continuare un sogno (arrivare alle finali di Miss Italia) c’è la tristezza di un periodo buio, vissuto anni fa, che si sintetizza con una parola-incubo: bullismo. L’essere stata derisa e minacciata da quella che considerava amiche e che invece l’hanno umiliata.

«Mi sono iscritta al concorso rivolgendomi a Gerry Stefanelli della Syriostar – spiega Stella - per chiudere quella pagina e far vedere a tutti che dal tunnel di angoscia e umiliazioni si può uscire. Appoggiandoti a chi ti vuole bene e parlando con chiarezza. Non nascondendo nulla».

Il calvario di Stella inizia poco più di 6 anni fa ed è lei stessa a raccontarlo ancora alla ricerca di un perché.

«Io sono sempre stata un tipo riservato che alle medie faceva la sua vita senza rompere le scatole. Mi sono sottoposta a un intervento chirurgico ai piedi che sono stati ingessati e per questo giravo in carrozzina. Era un handicap momentaneo ma da quel momento sono finita nel mirino. Prima le telefonate e poi sono stata affrontata faccia a faccia».

Quanti erano i bulli?

«Erano in cinque-sei della mia classe. Hanno cominciato con gli insulti, le umiliazioni, le minacce. E non so perché».

Che cosa ti dicevano?

«All’epoca avevo i capelli corti. Mi sono sentira dire sei un maschiaccio, sei brutta e un uomo non ti guarderà mai. E ancora sei un carrozzella e ci resterai perché ti facciamo tagliare le gambe. Sei antipatica, non ti può vedere nessuno».

Come reagivi?

«Inizialmente ho cercato di non farci caso. Sorridevo, non mi facevo vedere arrabbiata e speravo che tutto finisse. Una mattina sono stata affrontata di nuovo davanti al cancello della scuola, allora ho chiamato mio padre e ho raccontato tutto davanti alla preside. La quale ha cercato di risolvere il problema ma queste ragazzine di fatto non hanno mai smesso fino a che non sono finite le medie».

E l’idea di sporgere denuncia?

«Ci abbiamo pensato ma non volevano mettere in guai seri le mie coetanee che però lo avrebbero meritato. Ora le trovo per strada e mi salutano ma io mi giro dall’altra parte. Ho sofferto troppo».

Ma Stella Longo in che modo è uscita dal tunnel?

«Con l’aiuto fondamentale dei miei genitori. Per questo lo voglio dire forte: chi è vittima di bullismo parli chiaro e chieda aiuto. Quelle ragazze che mi hanno voluto fare del male erano invidiose perché la mia è una famiglia unita al contrario delle loro. In ogni caso ci si può rivolgere sempre ai docenti e ad altre persone di fiducia. So che ci sono stati altri casi di bullismo recentemente alle medie nella mia città».

Al liceo delle Scienze umane che frequenti a Massa la situazione si è più ripetuta?

«Assolutamente no. Ho un bellissimo rapporto con le mie compagne. Siamo in quinta, un gruppo unito. Quando ho detto loro che partecipavo a Miss Toscana per cercare un riscatto personale e per mandare un messaggio chiaro mi hanno incoraggiato».

E con le tue compagne di avventura nel concorso di bellezza?

«Anche in questo caso il rapporto è straordinario. Voglio vivere un’estate intensa fatta di sfilate per la Toscana ma anche di amicizia vera».