Migliorano le condizioni del fungaiolo: "E’ vivo grazie ai tanti volontari"

Fivizzano, la moglie del pensionato sottolinea la forza della macchina dei soccorsi e la tempra del marito

Migliorano le condizioni del fungaiolo: "E’ vivo grazie ai tanti volontari"

Migliorano le condizioni del fungaiolo: "E’ vivo grazie ai tanti volontari"

Giovanni Leri, il 76enne cercatori di funghi di cui si erano perse le tracce nella zona di Mommio e ritrovato domenica con la gamba intrappolata fra le rocce di un canalone, si sta riprendendo all’ospedale della Versilia dove è stato ricoverato, trasportato dall’elisoccorso Pegaso 1. Oltre al gran numero di volontari e forze dell’ordine, avevano partecipato alla ricerca i familiari e la signora Rita, moglie di Leri, che ha inviato un messaggio ai tanti che si sono prodigati: "Giovanni si è infortunato nei boschi di Mommio sabato mattina e volevo ringraziare tutti coloro che hanno partecipato alla ricerca con il felice ritrovamento – spiega la signora – Un grazie di cuore ai familiari, agli amici, alla Protezione Civile, Soccorso alpino, vigili del fuoco, unità cinofila e tutti i volontari. Siete stati davvero preziosi. Al momento è ricoverato al Versilia e sta riprendendosi piano piano – aggiunge – dallo stato di ipotermia. Fortunatamente, ha una fibra forte come ha detto il medico e con la sua tenacia supererà anche questo". Dal canto suo, la Protezione Civile Ser Fir Cb di Fivizzano "formula i migliori auguri – dice il presidente, Maurizio Pietrini – per un pronto ristabilimento delle condizioni del signor Leri". Coldiretti intanto ricorda le regole per i “cacciatori di fughi“, stilando un decalogo: "Documentarsi sull’itinerario e scegliere i percorsi adatti alle proprie condizioni fisiche; comunicare a qualcuno il proprio tragitto evitando le escursioni in solitaria; attenzione ai sentieri nel bosco che possono diventare scivolosi a causa della pioggia; consultare i bollettini meteo e stare attenti al cambio del tempo; in caso di rischio fulmini non fermarsi vicino ad alberi, pietre e oggetti acuminati; usare scarpe e vestiti adatti con scorte di acqua e cibo; non raccogliere funghi sconosciuti; verificare i limiti alla raccolta di funghi con i servizi micologici territoriali; pulire subito il fungo da rami, foglie e terriccio; per il trasporto meglio usare contenitori rigidi e areati che proteggono il fungo".

Roberto Oligeri