IRENE CARLOTTA CICORA
Cronaca

Medici di famiglia, avanti i giovani "I corsisti assisteranno 1000 pazienti"

L’assessore regionale Bezzini conferma il bando per 3 dottori e annuncia le misure per "mitigare i disagi"

Medici di famiglia, avanti i giovani "I corsisti assisteranno 1000 pazienti"

di Irene Carlotta Cicora

Si corre ai ripari per mitigare i disagi dovuti alla mancanza di medici di famiglia sul territorio. Dopo la conferma di un bando per tre medici, in scadenza il 13 marzo – due a Massa e uno alla Casa della salute di Montignoso – l’assessore regionale alla sanità, Simone Bezzini, ieri pomeriggio con il presidente della Provincia Gianni Lorenzetti ha fatto il punto a Palazzo Ducale sulle misure in corso d’opera, che guardano in prospettiva. Come la possibilità che i corsisti (laureati che vogliono diventare dottori di famiglia) prendano fino a 1000 assistiti.

"Tutto questo mentre cerchiamo di mitigare le difficoltà che scaturiscono da questa mancanza – ha detto Bezzini – perché, è inutile negarlo, i provvedimenti che annunciamo non sono in gradi di risolvere completamente la fase di stallo". Lorenzetti, oltre a confermare la manifestazione di interesse per tre medici dei distretti, ha annunciato con Bezzini la delibera regionale per l’aumento del numero dei pazienti per medico da 1500 a 1800. "La soluzione non è semplice, il medico non lo tiri su in un giorno – ha detto Lorenzetti – Serve fare fronte comune e procedere verso l’obiettivo un passo alla volta". "Per quanto riguarda la disponibilità di professionisti sanitari – ha detto Bezzini – Mentre aspettiamo le decisioni del governo, non possiamo stare con le mani in mano, come nel caso dei medici di base. Ci sono stati pensionamenti consistenti, cui non è corrisposto un numero adeguato di medici di base in subentro. Negli ultimi 2-3 anni c’è stato un maggior stanziamento di risorse, ovviamente i percorsi di formazione del medico di famiglia sono più brevi rispetto allo specialista, di natura triennale. Tra borse pagate dallo Stato, borse pagate del Pnrr, borse in alcuni casi erogate dalla Regione stessa inizia a formarsi un tesoretto. Tra un paio d’anni ricominceremo ad avere più disponibilità, riequilibrando la forbice tra domanda e offerta".

Bezzini ha puntato il focus sui paesi di montagna, messi a dura prova. "Per agevolare chi vive in contesti lontani o isolati, magari persone anziane – ha aggiunto Bezzini – innanzitutto è stata approvata una delibera di programmazione, cui seguiranno gli atti operativi, che dice che i medici di base su base volontaria possono aumentare il massimale da 1.500 a 1.800 pazienti. La Regione metterà a disposizione anche contributi per assistenti di studio e infermieri, per offrire una struttura più organizzata sia dal punto di vista sanitario che amministrativo. L’atto è andato in Comitato di medicina generale, superando lo step: il verbale di accordo dovrà essere tradotto in delibera in una ventina di giorni. Tra un mese la previsione dovrebbe diventare operativa, così da assorbire un po’ di assistiti e ridurre la sofferenza nelle zone carenti. Altra iniziativa regionale, relativa alla possibilità di avere sui mille assistiti per i medici laureati che fanno il corso per diventare dottori di famiglia. Grazie alle varie borse di studio, in Toscana partirà il primo anno con 200 persone che potranno prendere fino a mille assistiti. Le aziende inoltre stanno lavorando per definire una mappatura delle aree carenti e favorire l’attrattività delle zone non urbane, come quelle di montagna".