Mattia Grossi morto sulle Apuane: "Uomo e padre meraviglioso"

Il dolore di familiari e amici, le parole della presidente Coldiretti: "Era serio, innamorato di lavoro e famiglia Oggi la salma arriva all’obitorio di Turano per l’ultimo saluto, poi i funerali alla chiesa dei Quercioli

Mattia Grossi, sorridente, circondato dalle montagne che amava

Mattia Grossi, sorridente, circondato dalle montagne che amava

Massa, 13 settembre 2022 - E’ stata la passione per la montagna (e la sfortuna) a tradire il giovane Mattia Grossi, di Massa. Un’ascensione come tante, che il giovane amava fare per godersi l’emozione e le bellezze delle nostre Apuane. Il 34enne aveva deciso di andare da solo, a sfidare quella Cresta del Garnerone chissà quante volte conquistata. Una cresta, come dicono gli esperti, che presenta non poche difficoltà e nei tratti solidi necessita di arrampicata.

Non si conosce la dinamica dell’incidente ma, mentre scendeva già sulla via del ritorno, la terribile caduta lungo uno dei tanti canaloni è stata purtroppo fatale per Mattia. A notare il giovane è stato un altro escursionista, impotente di fronte alla tragedia. Ha allertato i soccorsi ma a nulla è valsa la loro tempestività: hanno solo constatato il decesso dell’uomo. Non sono state facili le operazioni di recupero da parte dell’elisoccorso Pegaso. Una volta recuperato, il corpo di Mattia è stato trasferito all’obitorio dell’ospedale Santa Croce a Castelnuovo di Garfagnana per l’identificazione da parte dei familiari. Nel pomeriggio di ieri, la salma è stata trasportata all’obitorio di Massa, a Turano, dove sarà possibile dare al ragazzo l’ultimo saluto fino alle 16 del pomeriggio di oggi, quando il feretro raggiungerà la chiesa dei Quercioli per i funerali. Mattia Grossi, una vita davanti, finita in un soffio, lasciando nel dolore la moglie Silvia e le loro due meravigliose bambine di 3 e 6 anni. Lavorava con il suocero nella serra “Il Pomodoro“ ed era apprezzato e stimato da quanti lo conoscevano. Mattia aveva le sue radici nel paese di Forno, ed era il figlio secondogenito del noto ambientalista Alberto e di Pietrina Tonarelli, una coppia nata e cresciuta in quel borgo montano che adesso si stringe attorno al loro inconsolabile dolore. Mattia aveva una carattere solare, estroverso, così lo ricordano gli amici.

Amava molto lo sport, era appassionato di calcio e in particolare di escursionismo in montagna. Si era incamminato senza documenti, domenica scorsa, perchè per lui montagna significava famiglia, un luogo amico e confidenziale: casa. Solo nella tarda sera di domenica, il penoso riconoscimento. Tutto il mondo ambientalista si stringe attorno alla famiglia Grossi colpita da questo grave lutto. Anche Coldiretti piange Mattia: "Agricoltore, uomo e padre meraviglioso. Siamo increduli e sconvolti per questa tragedia che ci lascia senza fiato – si legge nella nota della presidente provinciale Francesca Ferrari – Siamo vicini alla famiglia, alla moglie Silvia, alle due figlie e all’amico e socio Ernesto. Di Mattia ci hanno sempre colpito la maturità, la serietà e l’amore che aveva per la famiglia e per il suo lavoro. Sempre gentile ed educato, era il perno dell’azienda agricola del suocero. A nome di tutta la nostra associazione le più sincere condoglianze". Alla famiglia le condoglianze anche della nostra redazione.