Massa Carrara, il piano per (ri)disegnare la costa. Parchi di dune e pinete a Partaccia

Nel documento dei progettisti il dettaglio delle previsioni urbanistiche per le sette zone in cui è divisa la costa. Davanti all’area campeggi una spiaggia per gli animali, sotto i pini servizi turistici con noleggio e riparazione

Una spiaggia libera del litorale apuano (foto d’archivio)

Una spiaggia libera del litorale apuano (foto d’archivio)

Massa, 7 agosto 2022 - Il futuro del litorale massese è delineato nel dettaglio con il nuovo Piano attuativo dell’arenile e dei viali a mare che i tecnici incaricati esterni hanno consegnato nelle scorse settimane a palazzo civico. Un documento complesso che è sul tavolo della commissione attività produttive in attesa di approdare in consiglio comunale per l’adozione, difficile prima delle elezioni di settembre. Sono previsioni specifiche, zona per zona, che oltre a cercare di recuperare un totale di spiagge libere pari a poco meno di 3 chilometri su tutta la costa, va poi a definire le norme specifiche suddividendo l’arenile in 7 aree funzionali, ciascuna che riunisce tratti di spiaggia omogenei per conformazione e strutture.

Si parte dalla foce del Lavello alla ex colonia Fiat. Una zona molto complessa, come evidenziano i progettisti, con una variegata struttura distributiva degli spazi e dei servizi determinata anche dal rapporto funzionale con i campeggi e la densità delle attrezzature da spiaggia tende a saturare lo spazio disponibile sull’arenile. In particolare i bagni a sud della grande pineta della Partaccia occupano tutto lo spazio disponibile e hanno bisogno di una seria riorganizzazione. Inoltre in questa zona c’è una caratteristica diversa da tutto il resto della costa: a causa dell’erosione iniziata sin dalla prima metà degli anni ’90 gli stabilimenti balneari sono arretrati e disposti su suoli privati o comunali mentre le attrezzature sono disposte tutte su aree demaniali.

Libero accesso alla spiaggia? Solo dove c’è la pineta di fatto. Per questa fascia le Norme tecniche attuative del Paav vanno a delineare il recupero in particolare delle fasce a monte delle spiagge. Dove c’è l’ostello della gioventù, ad esempio, si prevede un progetto di recupero con piantumazione di una pineta in continuità con quella esistente e questo consentirà anche di installare un chiosco per dare servizi ai turisti e ai ciclisti con noleggio e riparazione biciclette.

La pineta esistente dovrà essere mantenuta e tutelata, e un’altra pineta dovrà essere realizzata nello spazio a sud dell’incrocio con via Baracchini fino ad arrivare davanti alla ex colonia Fas Cge, oggi ‘Il pioppo’. Tutto mantenendo i parcheggi esistenti. Infine al confine nord con l’area di proprietà della Torre Marina è prevista la creazione del “Parco delle dune” dove si possa ricostruire, anche morfologicamente, una duna mobile nella quale mettere a dimora le specie tipiche della duna e della macchia mediterranea.

Interessante anche la prospettiva di una spiaggia che sia dedicata agli animali nell’arenile libero davanti alla pineta esistente, lato nord dove è previsto di poter installare manufatti temporanei stagionali semplicemente per ospitare animali domestici quali cani e gatti da collocare in prossimità del confine lato monti del perimetro della spiaggia libera. Infine sempre su questo tratto, il Paav definisce poi alcuni elementi di dettaglio per alcuni bagni specifici: Cicala, Giovanni, Fas Cge, Lilly Mare e Regina Maria.