Martina Nardi, candidatura ‘amara’ "Mi è toccato il collegio più difficile"

La deputata; "Dopo 10 anni c’era l’aspettativa di essere considerata per il lavoro fatto in una certa maniera". Il Pd nel collegio Massa-Viareggio deve recuperare oltre 20mila voti in base ai risultati delle ultime elezioni

Migration

di Francesco Scolaro

La deputata del Pd, Martina Nardi, non nega l’amarezza per essere stata catapultata in quello che si preannuncia il ‘girone’ elettorale più difficile per il Partito democratico, ossia il collegio uninominale Massa-Viareggio. Dopo 10 anni a Roma, come presidenza di Commissione, ci si aspetta almeno che il proprio partito riconosca il peso e il valore del lavoro svolto. Ma oltre l’amarezza, e lo sfogo nella chat del Pd a livello locale, Martina Nardi sa bene che in politica i miracoli sono possibili e affronterà questa elezione complessa come una sfida da vincere. Una partita che ha iniziato ieri mattina sui social, con un post carico di grinta che ha raccolto centinaia di condivisioni virtuali, per poi iniziare a preparare una campagna elettorale in cui ci sarà da consumare le suole.

"Infiliamo le scarpe da ginnastica che si parte!", conclude il post su Facebook. Ma è una decisione che ha richiesto tempo e consapevolezza, come spiega a La Nazione. "E’ chiaro che dopo 10 anni – dice – c’era l’aspettativa di essere considerata per il lavoro fatto in una certa maniera. L’amarezza c’è, quando ti danno il collegio più difficile della Toscana. Altri colleghi in questa situazione in giro per l’Italia hanno rinunciato". Ma per chi ha fatto della politica il pane per i propri denti sa bene che a volte c’è da mordere più forte per buttare giù il boccone.

"Alla fine prevale lo spirito di partito e di servizio e bisogna metabolizzare la cosa – spiega – . Certo, non avrei scelto questo collegio uninominale, ed è evidente che c’è stata una grande fibrillazione romana per queste elezioni. L’esclusione di Lotti e di Base riformista, a cui anche io appartengo. O meglio, appartenevo visto che non c’è più. Quindi uno fa le proprie valutazioni e la mia è quella che ho scritto sui social: parto anche in salita. Ci sono 13 punti da recuperare quindi parto da outsider".

Dati elettorali alla mano delle ultime elezioni politiche, quando il Pd arrivò terzo e ancora non c’era Viareggio nel collegio che, come evidenzia Nardi, peggiora pure le cose e il divario. "Stiamo parlando di oltre 20mila voti da recuperare. Ma sono convinta, possiamo fare un’impresa". Promette una campagna improntata all’ascolto dell’elettorato, rivolta a chi si ritrova a sinistra ma non è andato a votare, per chi vuole un parlamentare del territorio di centrosinistra, che non sia della coalizione di Meloni e Salvini. "Mi rivolgo ai democratici in generale. La mia campagna elettorale sarà questa, la differenza fra avere o non avere un parlamentare territoriale a cui rivolgersi. Credo di aver rappresentato il territorio anche per le persone singole; ho sempre risposto a tutti, a chi mi ha scritto, telefonato o fermato per la strada".

Una campagna elettorale che partirà nei prossimi giorni, il tempo di riorganizzare forze e obiettivi prendendo spunto dalle parole lasciate ai social: "Ho deciso di accettare questa difficilissima sfida per spirito di servizio, per ringraziare il centro sinistra toscano che mi ha consentito di essere eletta in parlamento per ben due volte, nella vita bisogna dare quando si è ricevuto tanto e perché voglio fare la mia parte e “metterci la faccia” per arginare la destra Meloniana e Salviniana. Sarà una battaglia dura, tutta in salita ma sono certa che possiamo riuscire nell’impresa".

L’altro apuano candidato nelle liste del Pd è nel plurinominale alla Camera per Massa, Lucca, Pistoia, Prato: il quarto e ultimo posto per Gianluca Brizzi, segretario comunale dei partito democratico a Carrara, e quasi nessuna chance di poter essere eletto in parlamento.