Marmo, porto e rispetto ambientale Il Cigno verde interroga i candidati

Primo dibattito tra i sette pretendenti alla poltrona di sindaco. Scintille nel finale tra Vannucci e Caffaz

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di Claudio Laudanna

CARRARA

In sette dietro a un tavolo, una città davanti al computer. Giovedì sera in sala di rappresentanza si è tenuto il primo confronto tra i candidati sindaco. Serena Arrighi, Vittorio Briganti, Simone Caffaz, Cosimo Ferri, Ferdinando Locani, Andrea Vannucci e Rigoletta Vincenti hanno partecipato al faccia a faccia organizzato da Legambiente e moderato in sala da Paola Antonioli e Federica Ghelardini. Un appuntamento che, vista la capienza ridotta della sala comunale è stato seguito soprattutto online grazie alla diretta organizzata dal Cigno verde. Marmo, porto e ancora sicurezza idrogeologica, ciclo dei rifiuti ed energie rinnovabili sono stati i temi scelti dai padroni di casa sui quali tutti gli aspiranti primi cittadini hanno risposto secondo un format prestabilito. Vista l’assenza di clacque in sala e la sfumatura green degli argomenti trattati diciamo subito che la serata si è svolta senza grandi colpi di scena e in un clima assolutamente cordiale.

A mettere un po’ di pepe al dibattito ci hanno pensato così solo negli ultimi minuti Caffaz e Vannucci con il primo che, mentre si parlava di area vasta, ha accusato il secondo di essere "di destra o di sinistra secondo il momento" e il candidato, tra gli altri, di Forza Italia e Fdi che ha risposto a tono spiegando di essere "di destra o di sinistra a seconda di ciò che serve alla città". Per il resto nelle due ore abbondanti di dibattito è toccato a Rigoletta Vincenti giocare una partita più difensiva assestandosi sulle posizioni dell’amministrazione uscente e sottolineando quanto fatto negli ultimi cinque anni dai 5 Stelle, mentre tra gli altri ad assumere le posizioni di maggior rottura e ad alzare di più toni è stato Briganti che si presenta sostenuto dalla sua lista politica ‘La Comune’. Sui social, invece, mentre sostenitori, militanti, candidati al consiglio comunale e persino qualche assessore si lasciavano andare a commenti, più o meno, sagaci e tifo da stadio ad ogni intervento, ad attirare l’attenzione di molti ci ha pensato Ferdinando Locani. Lui con il Movimento Italia Sì può essere considerato un underdog di questa campagna e giovedì ha sicuramente attirato la simpatia di molti con il suo linguaggio ‘poco politico’ tanto da dare il via a meme e ripost tra il serio e il faceto. Per quello che riguarda le domanda poste da Legambiente hanno tutte, come detto, toccato temi centrali del dibattito cittadino unendoli a battaglie storiche dell’associazione ambientalista che ora valuterà le risposte dei singoli candidati incrociandoli con i programmi delle coalizioni e a breve farà uscire le proprie pagelle. "Parlando di marmo – ha detto Arrighi – crediamo che si debba andare nella direzione di maggiori controlli e di maggior sicurezza. Le nuove tecnologie sono le benvenute, perché porteranno benefici in termini di sicurezza, dall’altro rappresentano una sfida per ripensare il lavoro in termini di nuove professionalità più qualificanti".

"Si parla di soglia del 30% di resa per il materiale estratto – spiega invece Vannucci -, ma noi crediamo che si debba parlare più della qualità di questo piuttosto che della quantità". "La nostra coalizione – ha aggiunto Caffaz – è per uno sviluppo sostenibile, non per una decrescita felice. Vogliamo uno sviluppo che sia compatibile con l’ambiente e vada a incentivare un’economia circolare". "La sicurezza si fa coi fatti – sottolinea Ferri -. Per noi l’ambiente è una stella polare per questo, per esempio, avvieremo una campagna per pulire la montagna, perché le terre delle cave non finiscano nelle nostre acque".

Oltre a ricordare gli importanti raggiunti anche sul fronte della tutela ambientale con i Pabe e il nuovo regolamento degli agri Vincenti ha invece puntato il dito sul rinnovo del contratto del marmo ricordando come "i sindacati chiedono, tra l’altro, la riduzione fino a 35 dell’orario di lavoro. Una soluzione che potrebbe portare frutti sia per quanto riguarda la sicurezza che creare posti di lavoro". Molto critico sulle più recenti riforme in tema di lapideo si è detto invece Briganti. "Il regolamento degli agri è pessimo – assicura -. Con l’articolo 21 si dà ha creato la situazione attuale di escavare per 25 anni semplicemente in cambio di fare qualcosa per la città. Nel nostro programma ci sarà l’istituzione di una struttura comunale per calmierare il prezzo del marmo". "Stop all’escavazione selvaggia e sì al rilancio della filiera" ha invece detto Locani.