
Ha terminatoun libro di scienza politica, sta per prendere la terza laurea e ora ha vinto anche un concorso letterario importante, il premio nazionale ’Emanuele Casalini’ riservato ai detenuti. Parliamo di Marco Casonato, 67 anni, ex docente di psicologia dell’università Bicocca di Milano, che si trova in carcere a Pisa per l’uccisione del fratello Piero avvenuta nel novembre del 2017 al culmine di una lite scoppiata all’interno del parco di Villa Massoni, di cui Casonato è titolare. L’ex docente è stato condannato, in Appello, a 16 anni di reclusione dopo la condanna a 18 anni in primo grado. Lui si è sempre professato innocente.
Marco Casonato il prossimo 17 ottobre sarà a Torino (con tanto di permesso), nella casa di reclusione ’Lorusso e Cotugno’, per ritirare il premio Casalini. Ha vinto infatti il secondo premio ex aequo per la poesia. E non è la prima volta che ottiene da detenuto riconoscimenti letterari. Nel 2020, infatti, si era aggiudicato il premio letterario ’SognaLib(e)ro’ di Modena per la narrativa, un premio nazionale sempre rivolto alle carceri italiane.
"Benchè al liceo fossi bravo nei temi – dice Casonato – e mi divertissi a scrivere a casa anche quelli per gli amici dello scientifico, mai avrei pensato di scrivere testi letterari di qualche sorta o di poesie. Mi sono cimentato ora... approfittando delle occasioni. E le cose diciamo che sono andate bene". Marco Casonato è autore e co-autore di oltre 20 saggi scientifici. Sta studiando per ottenere la terza laurea, stavolta in Scienze politiche: "E’ per acquisire – spiega – alcuni strumenti di comprensione che mi mancavano e anche per cambiare un po’ genere".
Luca Cecconi