Una soluzione per la marmettola potrebbe essere la discarica ex Cava Fornace. E’ vero, oggi il sito è chiuso, con le autorizzazioni scadute e in attesa di un nuovo procedimento che dovrebbe e potrebbe partire nel giro di alcune settimane. Ed è in quell’ottica che si potrebbe aprire lo spiraglio per riportare l’impianto a una delle funzioni originarie: accogliere la marmettola del comprensorio apuoversiliese. Lo ha ammesso il sindaco di Montignoso e presidente della Provincia, Gianni Lorenzetti, intervistato su NoiTv nella trasmissione ‘X Contro’. La discarica era nata anche per assolvere a questo compito ma non ha mai funzionato perché i costi di conferimento erano troppo alti per gli imprenditori del lapideo: ma in un’ottica ‘lungimirante’, non possono essere i soli costi il freno a chiudere il cerchio nel comprensorio. "I lavori in quella discarica non hanno consentito di conferire a prezzi di mercato interessanti. Si conferiva a Brentino, alla Cages, a Scarlino – ha detto Lorenzetti -. Ma la ricerca del prezzo non è un buon consigliere. La ricerca dovrebbe essere indirizzata a trovare un sito o un sistema che dà prospettive. Poi sta nella natura dell’imprenditore spostarsi dove il mercato è migliore ma gli imprenditori avveduti avrebbero dovuto pensare prima che quella discarica avrebbe dovuto essere la prima soluzione per i problemi".
Lorenzetti ha ricordato che oggi il sito è chiuso, bloccato alla quota di riempimento di 43 metri: "Ora si apre un nuovo percorso, un Procedimento autorizzatorio unico regionale quindi Via e Aia e aspettiamo che il gestore lo avvii per vedere le possibilità future: potrebbe essere la chiusura totale o un’apertura rispetto alle marmettole che come sono descritte sono un buon prodotto per fare il capping delle discariche e comunque un materiale che può non avere problemi dal punto di vista ambientale. Potrebbe essere una soluzione di cui non sono innamorato ma non mi tiro fuori dal provare a trovare soluzioni. D’altronde – ha concluso Lorenzetti – la discarica sta tra le province di Lucca e Massa. Non mi sento di fare scommesse su questi temi, vanno affrontati in modo serio e non prendiamoci in giro: sono percorsi complicati e lunghi". Ma sulla marmettola non è mancata una tirata d’orecchi agli industriali: "Bisognava ragionare con prospettive a lungo termine: il problema si sarebbe potuto prevedere. Ora bisogna lavorare in più direzioni. Ci sono aziende che lavorano a soluzioni di riutilizzo per trasformare lo scarto ma a breve termine serve un luogo di stoccaggio per non chiudere".