Lo Scientifico ’Marconi’ guarda al futuro Un laboratorio dedicato a Margherita Hack

Mattinata speciale con i locali all’avanguardia dedicati alle scienze. Arrighi: "Investimenti concreti per sfornare nuovi specialisti"

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Una mattinata speciale quella di ieri al liceo scientifico Marconi in cui si è svolta l’inaugurazione del nuovo laboratorio di scienze. Una vittoria educativa e formativa che va incontro alla didattica contemporanea, dando la possibilità a docenti e studenti di svolgere lezioni pratiche per mettere in atto gli insegnamenti teorici. Un laboratorio dunque all’avanguardia dedicato a Margherita Hack in cui gli alunni possono interagire in totale sicurezza, seguendo quei principi didattici di sperimentazione, curiosità e coscienza. "Sono arrivata lo scorso anno - spiega la dirigente scolastica Stefania Figaia - e mi sono subito resa conto delle potenzialità dell’edificio. Grazie al dialogo con studenti e docenti siamo riusciti a comprendere le necessità didattiche e a raggiungere questo traguardo importante". La scuola autofinanziandosi ha offerto agli studenti la possibilità di sviscerare il mondo della scienza, seminando una cultura utile al loro presente e al loro futuro universitario e lavorativo. "Il prossimo obiettivo è la riconsegna della palestra - continua la preside - che al momento è vuota per predisporre la sistemazione della nuova attrezzatura, un intervento anche in questo caso finanziato dalla scuola".

È intervenuta anche la professoressa Lauretta Cecchi, coordinatrice del dipartimento di scienze, che ha ringraziato la preside, la collaboratrice Rosaria Vatteroni, il Dsga e tutti coloro che hanno favorito la realizzazione della struttura come il presidente della nostra provincia Gianni Lorenzetti e l’architetta Marina Tongiani. "Il laboratorio ha otto postazioni - dice l’insegnante - in cui docenti e studenti possono studiare biologia applicata, chimica, geologia e anatomia umana, mettendo quindi in atto le competenze che verranno richieste in futuro".

Presente all’evento anche la sindaca Serena Arrighi, a testimonianza del suo impegno per la didattica e la cultura: "Quando si investe nella scuola si investe in un luogo di democrazia che consente a tutti una preparazione utile per il futuro". Rilevante anche la presenza del dottor Carlo Manfredi, presidente provinciale dell’Ordine dei medici, che ha ricordato il progetto “Biologia con curvatura biomedica” in cui è entrato a far parte anche lo scientifico Marconi, raggiungendo il liceo classico Repetti e lo scientifico Fermi. Il corso formativo presenta lezioni aggiuntive di scienze, fuori orario scolastico, tenute da docenti e medici volontari, in cui gli studenti hanno la possibilità di approfondire la materia in forma pratica e teorica, preparandosi anche adeguatamente per eventuali test d’accesso all’università. La didattica provinciale risponde dunque presente, ricordando che il mondo umanistico e quello scientifico si completano a vicenda.