“Linsolito” vermentino da premio di Borghetti

Conquista la medaglia d’oro in un concorso enologico nazionale il vino prodotto dalla ‘Eredi Elvira Milani’

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di Claudio Laudanna

La calda luce del sole che splende sopra il Mar Ligure al posto di quella fredda dei neon di un ufficio, filari di viti che si rincorrono in mezzo al verde anziché le scrivanie e bottiglie in luogo di computer e carte bollate. Angelo Borghetti è un commercialista molto noto in città, ma da qualche anno ha intrapreso anche un’altra attività ben lontana dal suo lavoro quotidiano. Nel 2015 ha rilevato l’azienda agricola Eredi Elvira Milani e si è dedicato con passione alla produzione di vino.

In una vigna di circa tre ettari e mezzo a Stabbio Borghetti produce tre vini diversi, due vermentini e un rosso di buon corpo tutti marchiati doc. Uno di questi, Linsolito 2020, ha appena ottenuto un importante riconoscimento in un concorso enologico nazionale dedicato proprio al Vermentino che si è tenuto a Cagliari, in Sardegna, dove il vino carrarese ha ottenuto la medaglia d’oro.

Un risultato eccezionale per una piccola realtà locale che ha sbaragliato una concorrenza agguerrita visto che alla manifestazione hanno partecipato oltre mille vini provenienti da tutta Italia. "Per me – racconta Borghetti – quella del vino è una passione che mi dà però tante soddisfazioni. Da piccolo con la mia famiglia mi capitava di andare a vendemmiare nella vigna dei miei zii, ma non mi sono mai dedicato a questo settore fino a che non si è presentata l’occasione. Questa è arrivata nel 2015 quando ho rilevato questa piccola azienda agricola e mi sono impegnato per ottenere certi risultati".

In questi pochi anni i vini prodotti sulle colline sopra il centro storico hanno iniziato sempre di più a ritagliarsi la propria nicchia di mercato e ora il riconoscimento arrivato da Cagliari altro non è che la ciliegina sulla torta.

"Tutto questo è frutto di un lavoro lungo e complesso che dura 11 mesi l’anno – spiega il commercialista -. L’azienda non ha dipendenti diretti, ma ci affidiamo a delle squadre che di volta in volta si occupano di quella che è una vera e propria viticultura eroica lungo i ripidi pendii della collina. Noi facciamo il vino ancora alla vecchia maniera, ma comunque per raggiungere certi risultati è importante un’organizzazione del lavoro attenta e meticolosa, ma devo dire che poi riceviamo anche tanti apprezzamenti".

I vini che nascono a Stabbio sono poi distribuiti ad un pubblico per lo più locale e per questo il premio ricevuto ha ora un valore ancora più grande. "La nostra produzione – continua Borghetti – è di circa 16mila bottiglie l’anno che si possono poi trovare da Portovenere fino a Marina di Massa. Ogni vino riposa sette mesi prima di essere imbottigliato da un’azienda di Vinci, mentre la cantina l’abbiamo in città, a San Martino. Per me era la prima volta che partecipavo a un concorso enologico e devo dire che vincere è stata davvero una bella sorpresa".