
L’ex stazione diventa ‘discarica’. Rifiuti e abiti sparsi sul marciapiede. E il Comune ordina la pulizia
Una zona che verrà interessata dal Masterplan, almeno marginalmente nella parte della rotatoria da realizzare nelle immediate vicinanze del passaggio a livello dismesso sulla Nazionale. Ma al momento, la ex stazione ferroviaria di Aulla è una zona d’ombra, fuori dal sistema di video sorveglianza cittadino e che ben si presta al bivacco e al degrado. E qualcuno ieri quel degrado lo ha filmato e reso pubblico: una distesa di vestiario abbandonato e mescolato a rifiuti di ogni genere sul marciapiede del vecchio binario 1 della stazione ferroviaria dismessa. Abiti, borse, un materasso. Riferisce di esser stato mosso da senso civico: "Passeggiando mi sono trovato di fronte alla situazione e come cittadino ho provato molto dispiacere".
L’ex stazione fino a qualche mese fa ospitava il centro Caritas di distribuzione di vestiti usati. "È una storia vecchia il disordine in quell’area. Quando a metà ottobre abbiamo aperto il nuovo centro vicariale della carità Aulla-Fivizzano, abbiamo trasferito tutto negli spazi appositi vicino a San Caprasio, che ospitano anche il centro di ascolto e di aiuto per tutte le persone in difficoltà" spiega il coordinatore del centro di ascolto Moreno Pasquali. "Abbiamo provveduto a lasciare un cartello informativo con le indicazioni del nuovo centro. Inoltre – spiega Pasquali – abbiamo mantenuto un cassonetto di raccolta per agevolare la dismissione degli abiti in sito. Nei prossimi giorni lo rimuoveremo perché ormai è nota a tutti la nuova sede Caritas".
Eppure i sacchi di abiti si accumulano. Assenza di senso civico? "Credo che si tratti di una serie di concause" spiega Ilaria Biagi, presidente del circolo Arci di Aulla che gestisce le due stanze, lato piazza dell’ex stazione, dove vengono svolte attività di mutualismo, doposcuola, lezioni di musica per adulti e bambini, iniziative culturali. Da queste stanze non è visibile il lato posteriore, ovvero quello “incriminato” della ex stazione ma la situazione è ben nota, "tanto da non fare notizia" secondo la Biagi. "Devo dire che l’amministrazione comunale ha sempre risposto in maniera puntuale alle nostre segnalazioni. Ma il problema – prosegue Ilaria Biagi – per essere risolto definitivamente, necessita di essere affrontato entro un più ampio intervento di riqualificazione urbanistica dell’intera zona".
Il video ha fatto diventare un “caso” le condizioni della zona ed è stato immediata la la risposta dell’amministrazione comunale. "Ho fatto un sopralluogo ieri – spiega il vicesindaco Roberto Cipriani – e ho preso visione di una trentina di sacchi aperti. Forse si è trattato di persone disagiate che dopo essersi rifornite hanno lasciato a terra ciò che non serviva". Comunque, Cipriani assicura: "Oggi l’intera area verrà ripulita e stiamo valutando l’opportunità di installare videocamere, in attesa che la zona venga coinvolta in una più ampia progettualità di riqualificazione. Inoltre, metteremo un nuovo lucchetto per chiudere il cancello e impedire l’accesso sul retro".