"Le parole della presidentessa della quarta commissione della Regione, Lucia De Robertis, e dei vari componenti la commissione sono inaccettabili: le cave vanno chiuse e non riaperte per far contento qualche sindaco". E’ l’affondo dell’associazione Apuane Libere e arriva a poche ore dalla riunione della Commissione in lucchesia.
"Anche a seguito dei recenti tragici eventi alluvionali, è possibile che dalle parole del governatore Eugenio Giani e della sua giunta regionale, si passi ai fatti e quindi a una graduale riconversione economica di quella distruzione che sulle Alpi Apuane ha un impatto diretto sui cambiamenti climatici? Queste e molte altre le domande che faremo ai componenti della quarta commissione del consiglio regionale, appena saremo ricevuti per la richiesta audizione". L’associazione attacca i tentativi di modifica del Piano integrato del Parco: "Non volgiamo che il nuovo Piano Integrato per il Parco faccia la stessa fine, che nel 2015 ha fatto Piano di Indirizzo Territoriale la quale bozza iniziale prevedeva la chiusura del 30% delle cave presenti dentro l’area protetta e che invece fu smontata pezzo per pezzo dai sindaci apuani con l’ausilio degli stessi avvocati che curano gli interessi delle ditte private che vi operano." "Le parole della Presidente De Robertis – spiega Gianluca Briccolani presidente di Apuane Libere – che paventano addirittura una revisione della già nefasta bozza del PIP, la quale prevedeva delle nuove aeree estrattive nell’attuale area Parco a fronte della chiusura di altre, sono di una gravità inaudita e come organizzazione di volontariato inserita nell’elenco delle associazioni ambientaliste operanti sul territorio dell’Ente Parco, esigiamo di essere coinvolti per percorso decisionale al pari dei sindaci. Totalmente false anche le affermazioni sulla qualità della vita e sulle ricadute occupazionali, perché non è assolutamente vero che le comunità locali della Garfagnana, dell’Alta Versilia, della Lunigiana e di Massa e Carrara, vivono grazie a quell’economia del lapideo che sta sbriciolando un’intera catena montuosa. Ci sembra ormai chiara la direzione la giunta Giani e la quasi totalità dell’opposizione, vorrebbero far prendere al nuovo PIP per consacrare le Apuane al ripascimento delle casse comunali, regionali e dell’Ente Parco stesso".