
Una delle recenti manifestazioni per celebrare il 25 aprile a Carrara
In occasione dell’ottantesimo anniversario della Liberazione il Comune di Carrara ha organizzato una serie di commemorazioni per celebrare il 25 aprile, tutte patrocinate dalla Provincia. La sindaca Serena Arrighi venerdì alle 9,30 sarà ad Avenza per la deposizione di una corona di alloro al monumento del parco del Partigiano, mentre alle 10 sarà a Battilana per una corona alla scuola elementare. Alle 11 si sposterà alla scuola Giromini e alle 12 al cimitero di Marcognano per la deposizione di una corona ai Caduti per la Libertà. In mattinata un rappresentante dell’amministrazione comunale interverrà alla manifestazione provinciale in programma alle 9,30 a Fivizzano.
Domani alle 10 da piazza delle Erbe, invece, partirà il trekking urbano organizzato dalle Consulte anziani e delle politiche giovanili in collaborazione con Anpi. L’iniziativa anticipa le celebrazioni per l’ottantesimo anniversario della Liberazione e accompagnerà i partecipanti lungo un percorso che toccherà tanti luoghi simboli della lotta di Liberazione come la chiesa delle Lacrime, via Ulivi, piazza II Giugno, vicolo Castelfidardo, via Sarteschi per poi tornare in piazza delle Erbe sotto il grande murales di Francesca Rolla.
Sempre domani ma alle 15,30 a Gragnana davanti all’abitazione di Jacopo Lombardini ci sarà la deposizione di una corona d’alloro, mentre alle 17 a Palazzo Binelli ci sarà la commemorazione dell’ottantesimo anniversario dalla scomparsa di Jacopo Lombardini, l’antifascista morto il 24 aprile del 1945 nel campo di concentramento di Mauthausen. Alla commemorazione organizzata dall’associazione mazziniana di Carrara e dalla chiesa evangelica metodista di corso Rosselli, ricorderanno l’impegno etico di Lombardini l’onorevole Valdo Spini, l’avvocato Alberto Pincione, il presidente nazionale dell’associazione mazziniani italiani Michele Finelli e Massimo Marottoli, il pastore della chiesa metodista e evangelica di Carrara. L’incontro sarà coordinato da Chiara Lavagnini, presidente della sezione Ami di Carrara.
Jacopo Lombardini fu costretto a lasciare Carrara e la sua Gragnana per sfuggire alle continue violente intimidazioni dei fascisti, combatté nella Resistenza piemontese nella Val Pellice, poco lontano da Torre Pellice, sede della chiesa valdese in Italia. "La nostra città, ma anche l’Italia tutta, ha bisogno di riscoprire l’eredità morale, politica e religiosa degli italiani più carismatici – scrivono gli organizzatori della commemorazione –. Jacopo Lombardini, con il suo sacrificio e la sua testimonianza di civiltà, è stato uno di questi".