Le eccellenze sprecate. Cardiologia nucleare in una sede sacrificata. Difficile la prevenzione

La specialista Bonini ha tenuto una relazione al Rotary Carrara e Massa dove ha illustrato le enormi potenzialità di un reparto all’avanguardia e le difficoltà a operare per una logistica del tutto penalizzante .

Le eccellenze sprecate. Cardiologia nucleare  in una sede sacrificata. Difficile la prevenzione

Le eccellenze sprecate. Cardiologia nucleare in una sede sacrificata. Difficile la prevenzione

Dalla cultura alle scienze: le serate del Rotary Carrara e Massa spaziano nei più vasti meandri del sapere. Recente l’incontro con la la dottoressa Rita Bonini, attuale primario di Cardiologia Nucleare dell’ospedale, che, invitata dal dottor Bruno Bianchi, ha riferito sulla diagnostica cardiologica in medicina e in particolare sulla scintigrafia miocardica. Un curriculum di primo livello della specialista unito a una relazione in cui la professionista ha elencato le difficoltà del reparto che pur essendo dotato di eccellenze sia come personale che come macchinari ha grandi problemi nell’operare, sacrificato inuna sede, nel vecchio ospedale di Massa, non consona e isolata.

Nel corso del suo intervento, nella suggestiva cornice di Ciccio mare, la dottoressa Bonini ha rimarcato in tutti i modi che la prevenzione e la precoce individuazione di alcuni sintomi sono la chiave di volta. In particolare, non sempre l’elettrocardiogramma anche in condizioni di “sforzo” può essere un elemento diagnostico valido e spesso quando si accusa il sintomo del dolore siamo in una fase patologica avanzata. E’ importante invece abbinare gli esami alla scintigrafia, a un test di Imaging elevando così la sensibilità e specificità dell’esame intorno al valore del 93%. L’esecuzione dell’esame consiste nel far pedalare il paziente oppure iniettare un farmaco in vena che simula lo sforzo e al momento del massimo sforzo o fine iniezione del farmaco stimolante iniettare un tracciante radioisotopico di flusso coordinando il cardiogramma con le immagini.

In questo modo è possibile rilevare ischemie che non sarebbero state diversamente diagnosticabili, compreso la stenosi del microcircolo. Nel nostro territorio esiste un macchinario molto evoluto (un macchinario che al momento dell’acquisto nel 2017 esisteva soltanto a Napoli con due macchine, ad oggi le macchine distribuite nel territorio italiano sono nove) che unisce alla capacità diagnostica anche e soprattutto, la bassa emissione di radiazioni.

Nella slide sono state mostrate le immagini di alcuni anni fa e quelle attuali permettendo anche ai profani di apprezzare l’enorme evoluzione. E del resto, Bonini, essendo specializzata sia in cardiologia sia in medicina nucleare assolve il compito che altrimenti dovrebbe essere svolto da due differenti medici. Quindi un quadro ideale, purtroppo, turbato dal luogo dove si trova il reparto di medicina nucleare, attualmente ancora nella vecchia sede nei pressi del vecchio ospedale e del tutto staccato dall’attuale Ospedale delle apuane. Una sede che implica anche dei risvolti di tipo medico legale, limitando di fatto lo svolgimento di alcune attività che, in altra sede, potrebbero essere svolte. La specialista, nella sua relazione, ha illustrato immagini molto tecniche ed esposto dati molto complessi mostrando conoscenze avanzate di fisica e matematica. "Dal dibattito finale – scrivono dal Rotary – , comunque, nasce la voglia del club di fare qualcosa di concreto per sensibilizzare la politica e il territorio alla risoluzione di problemi logistici, politico strategici al fine di dare risalto alle professionalità presenti nella nostra zona e permetterne un utilizzo più diffuso della diagnostica per la prevenzione e la cura di questa importante patologia".