REDAZIONE MASSA CARRARA

Le differenze che fanno la differenza. Alle radici di stereotipi e patriarcato

Domani a Palazzo Ducale l’iniziativa promossa dalla consigliera provinciale di parità, Diana Tazzini "I ragazzi spesso assorbono e rispecchiano malesseri familiari. Un esempio? L’escalation di gelosia".

Diana Tazzini

Diana Tazzini

Si parla di differenze di genere ma con toni diversi dal consueto nel corso di un evento in programma in Sala della Resistenza a Palazzo Ducale domani dalle 17.15. Si intitola “Disparità di genere. Riconoscimento e valorizzazione delle differenze“, è promosso dalla consigliera provinciale di parità di Massa-Carrara, l’avvocata Diana Tazzini, e dall’associazione culturale Civitas Apuana. Al tavolo dei relatori si alternano, oltre alla stessa consigliera, la professoressa Vittoria Franco, filosofa e presidente dell’Istituto Gramsci Toscano e il professor Fausto Giumetti, titolare della cattedra di Storia del diritto romano all’università Federico II di Napoli. Introduce, modera e coordina l’avvocata Giulia Barsotti, presidente dell’associazione Civitas Apuana.

"Un momento di confronto fortemente voluto dalle realtà in campo per evidenziare un concetto che non è scontato: le differenze possono fare la differenza. Mentre ancora troppo spesso fanno paura, hanno una connotazione negativa. Le differenze però contentono moltitudini – spiega Diana Tazzini – che sono il valore aggiunto. Il nostro cervello teme il cambiamento, tende a farci rimanere in confort zone. Ma accade che possa esserci una zona ancora più di confort, solo guardando oltre. Parleremo delle differenze dal punto di vista del lavoro ma non solo. E il diritto romano, grazie al professor Giumetti, ci svelerà gli albori e le radici di queste diffidenze. Un excursus che farà comprendere l’origine di stereotipi, patriarcato e molto di più. La dottoressa Franco ci condurrà nel campo dello spirito e del pensiero. Io avrò il compito di recepire tutto ciò e trasformarlo in ricadute positive per il territorio con progetti ad hoc, alcuni dei quali già in corso".

In merito ai dati sulla violenza domestica, attenzionati anche dal Prefetto a margine dell’incontro con Lucia Annibali dei giorni scorsi, la consigliera provinciale di parità conferma "l’importanza di coinvolgere i giovani, infatti all’incontro avremo nel pubblico studenti delle scuole apuane. Spesso il contesto familiare è disfunzionale e in quel caso i ragazzi assorbono il malessere, rispecchiandolo. Un esempio? L’escalation di gelosia, sentimento oggi interpretato come forma di soddisfazione. Occorre riportare tutto alla giusta dimensione, il dialogo con le nuove generazioni è cruciale". Infine ha ricordato "il lavoro chiave che svolgono i centri antiviolenza, sempre più punto di riferimento e snodo di servizi alla persona, e la presenza del Pur per la rieducazione degli uomini violenti".

Irene Carlotta Cicora