"Laura Maria aveva un cuore d’oro" Continua la ricerca dei testimoni

Il dolore del quartiere di Avenza a due giorni dalla tragedia. Domani l’autopsia del medico legale a Pisa

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di Alessandra Poggi

In quel centro commerciale, proprio davanti al parco La Malfa dove è morta colpita da un albero spezzato dalla furia del vento giovedì, Laura Maria Zuccari (nella foto) ci andava tutti i giorni. A compare il pane, il pesce, a prendere un gratta e vinci, a volte anche solo per salutare tutti quelli che conosceva. Una persona dal cuore nobile, educata, sempre sorridente. Tutti la ricordano così. Mentre domani la Procura incaricherà il medico legale che dovrà fare l’autopsia, c’è ancora mistero su Laura, la donna bionda con il cagnolino bianco, che secondo le testimonianze Maria Laura stava andando a soccorrere in piena tempesta. Nel quartiere della Prada la conoscono in tanti, e assicurano che non sia una senza tetto, che paghi regolarmente gli acquisti con bancomat, sia una persona curata e spesso faccia compere per conto terzi, consegnando a casa le spese e a chi ha bisogno di una mano. Anche dai carabinieri non arrivano conferme: la presunta clochard non è ancora stata identificata e non ci sono riscontri (ad oggi) sulla sua effettiva presenza nel parco al momento del tragico evento. Di certo è che dalla morte di Laura Maria alla Prada nessuno l’ha più vista. Forse non ha ancora avuto il coraggio di tornare in quel parco che le resterà impresso tutta la vita. Sono passati pochi giorni e al centro commerciale grande è lo sconforto, gli occhi sono lucidi. Albano Mignani della pescheria ’Gelopesca’ la conosceva benissimo, era sua cliente da trent’anni, ed è stato tra i primi a cercare di soccorrerla: "Quando si è scatenata la tempesta – racconta – e mi hanno detto che una donna era stata colpita da un albero sono andato subito al parco per cercare di aiutarla. Temevo che fosse una mia cliente e quando ho visto che era lei non ci volevo credere. Era una persona dolcissima, era mia cliente da trent’anni, una mamma per tutti i bimbi che avevano bisogno, sempre con il sorriso". Laudia Rinaldi della Pelletteria Rinaldi: "Che dispiacere. Scherzava con i miei nipotini e gli diceva ’mascalzoni’. Laura Maria era sempre gentile e sorridente. Quando si dice una brava persona a me viene in mente lei". La ricorda così anche Barbara Bernardini del bar Silvan, a pochi metri dalla sua abitazione: "Era di una bontà unica – racconta con gli occhi rossi – Maria Laura aveva un cuore grande e una parola buona per tutti".