La ricerca, la sperimentazione, la tradizione, l’uso di materiali vari, la curiosità: Clara Mallegni si sta imponendo sempre più in un contesto artistico globale e ogni sua mostra ha sempre qualcosa di originale e significativo. Non tradisce le aspettative quella che si apre oggi alla biblioteca civica Stefano Giampaoli di piazza Mercurio con vernissage fissato alle 17 e durata fino al 22 novembre. L’organizzazione è del Touring Club col suo attivissimo console Walter Sandri. Il titolo della mostra dà già un segnale: “L’artista nell’opera”. Il significato è che Clara adotta una sorta di ’self painting’ apparendo all’interno del quadro – che sia una pittura o un collage o un pastiche non fa differenza – dando un indirizzo ben preciso alla composizione: fluttuare assieme ad essa per ripercorrere i canoni più diversi nell’arte figurativa che da sempre ha nell’autore non solo il protagonista dell’idea, ma spesso anche il personaggio che appare impresso per portare se stesso e le proprie idee in una sorta di “balletto sul mondo”, come proprio si intitola uno dei quadri presenti in biblioteca, luogo che nella città deve essere sempre più centrale e che in questo caso è il fulcro del progetto che vede susseguirsi una serie di mostre al suo interno ben allocate accanto ai molteplici volumi presenti. In questa mostra della Mallegni, dunque, l’artista gioca con la propria immagine situandola nelle varie ambientazioni (nella foto, ’il gatto e la fatina’): uno sguardo che dona ancora più suggestione ai vai temi nei quali la “prepotenza” della presenza dell’artista è condotta con particolare maestria. D’altronde tale formula è stata usata da artisti straordinari in tutti i secoli, da Giotto a Velasquez, da Caravaggio a Durer e ancor più nella contemporaneità. E Clara si inserisce ancor di più in un mercato nel quale utilizzo della fotografia e del digitale ne facilitano l’applicazione. Senza dimenticare la qualità del tratto, del collage e l’ispirazione sempre in primo piano.
r. j.