L’Alberghiero entra in carcere. Offerta formativa per i detenuti per un reale reinserimento

Una sezione dell’istituto ’Minuto’ nel nuovo Polo trattamentale della Casa di reclusione. La prima fase sperimentale sta dando grandi soddisfazioni e un alto indice di gradimento.

L’Alberghiero entra in carcere. Offerta formativa per i detenuti per un reale reinserimento

Una sezione dell’istituto ’Minuto’ nel nuovo Polo trattamentale della Casa di reclusione. La prima fase sperimentale sta dando grandi soddisfazioni e un alto indice di gradimento.

L’istituto Alberghiero ’Minuto’ approda al carcere di Massa. E’ un risultato significativo quello raggiunto lo scorso settembre presso la Casa di reclusione di Massa, dove è stata avviata una sezione carceraria dell’Alberghiero. L’offerta formativa, altamente qualificata, destinata alle persone detenute, è stata fortemente voluta dalla dirigente scolastica, Silvia Bennati, e dalla direttrice del carcere, Antonella Venturi. Le due dirigenti, grazie al supporto costante dell’Ufficio scolastico regionale, del Provveditorato regionale dell’amministrazione penitenziaria, nonché delle istituzioni locali, hanno avviato una interlocuzione in piena sinergia che ha condotto all’avvio del percorso formativo.

"Si tratta di un importante traguardo – sottolineano entrambe – non solo per l’elevato apporto trattamentale in costanza di detenzione, ma anche e soprattutto per le concrete opportunità lavorative che sarà in grado di offrire ai numerosi studenti-detenuti già iscritti, mettendoli nelle condizioni di possedere un titolo particolarmente spendibile sul territorio al termine della carcerazione". I locali in cui viene ospitata la sezione carceraria dell’Istituto Alberghiero sono quelli del nuovo Polo trattamentale, un’intera sezione dell’istituto penitenziario di via dei Pellegrini completamente rinnovata e interamente dedicata ai percorsi formativi e scolastici.

A oggi, la prima fase di sperimentazione del nuovo percorso di studi sta dando grandi soddisfazioni, registrando un elevato indice di gradimento da parte della popolazione detenuta. L’auspicio, quindi, è quello di fornire degli strumenti idonei a sostenere una progettualità futura, divenendo così fonte di reale reinserimento sociale in ambito ricettivo, alberghiero e gastronomico.

Ricordiamo che in carcere sono presenti, da anni, altri percorsi scolastici, offerti dall’Istituto Barsanti, per quanto riguarda l’indirizzo commerciale, e dal Cpia, per l’alfabetizzazione italiana.