"Lacune organizzative: a Casa Ascoli si lavora tra paura e incertezza"

Il piano industriale di risanamento e rilancio di “Casa Ascoli” non convince i segretari di Cgil Fp, Alessio Menconi, e Cisl Fp, Siriano Fornesi. "Peccato che nel frattempo lavoratrici e lavoratori lavorino in una condizione difficilissima, dove si respira un clima di paura e di incertezza totale – sottolineano – . Ci sono forti lacune nell’organizzazione del lavoro, sia per i dipendenti diretti che per gli indiretti, e nell’ultimo tavolo sindacale il presidente della cooperativa La Salute, Enrico Simonetti, ci ha illustrato una condizione disastrosa per quanto riguarda la formazione obbligatoria individuale. Per regolare le posizioni i dipendenti della cooperativa La Salute dovranno svolgere circa 4.000 ore di formazione, con relativi costi a carico della Cooperativa".

A oggi, lo ricordiamo, nonostante una sentenza del Tar e con un ricorso pendente al Consiglio di Stato, in attesa del giudizio di merito è ancora ‘La Salute’ a gestire i servizi per conto di “Casa Ascoli” in forza di un accordo sottoscritto fra le parti e la cooperativa Compass. "Sempre a quel tavolo abbiamo denunciato una condizione di mancato rispetto dell’ accordo integrativo regionale per quanto riguarda i tempi di vestizione ed altri istituti ma non siamo riusciti a trovare soluzioni compatibili poiché la cooperativa ha interrotto il tavolo bruscamente – proseguono i segretari sindacli Menconi e Fornesi –. Che nessuno pensi che per risolvere problemi creati dalle gestioni politiche di una azienda speciale si possano sacrificare diritti contrattuali indisponibili".