
L’arte oltre la pandemia. Ci sono anche i lavori dei ragazzi dell’Accademia di Belle Arti alla rassegna internazionale del libro d’artista ‘Mediterraneus, Ars Liber’, che andrà avanti fino al prossimo 7 giugno nella provincia di Alicante, in Spagna. Nelle sale del Museo del Mar Castillo Fortaleza de Santa Pola espongono più di 230 artisti provenienti da Italia, Spagna, Iran, Brasile, Messico, Germania e, tra questi, anche alcuni ragazzi e ragazze di palazzo del Principe guidati dai professori Monica Michelotti e Mario Carchini. La pattuglia carrarese presente ad Alicante è composta dagli studenti del primo triennio di grafica, Serena Argini, Elena Chiappini, Elizabeth Guzman Cruz, Luba Orlandini, coordinati dalla professoressa Silvia Papucci. A questi si aggiungono gli allievi del triennio di Disegno per la decorazione Alice Cortopassi, Anita Galeotti, Jodie Mannini, Sofia Pieroni, Ludovica Sanzari, coordinati dalla professoressa Antonia Ciampi, e infine gli studenti di Pittura Natalie Shungu, Melissa Arena, Elisa Zhou, Ludovica Torre (libro collettivo), Francesco Curreli, Lucrezia Capponi, Silvia Panigata e Carlo Claudio Rivieri (uno studente con la sindrome di Down, che comunica solo attraverso le sue opere), Sofia Rustighi, coordinati dai professori Fabio Sciortino e Alberto Semeraro. "I libri d’artista eseguiti sono frutto di invenzioni tecniche e gli studenti appaiono legati non solo al tema Mediterraneus, ma anche da un sentire analogo, dalla contiguità di linguaggi caratterrizzati da un serio impegno di ricerca e immediatezza del rapporto tra pensiero e operatività tra profondita del pensare e ricchezza del fare – spiegano dall’Accademia -. Si tratta di opere che sono insieme oggetti, riflessioni, concetti. "Il libro d’artista – aggiunge Monica Michelotti - favorisce nuovi processi formativi ed educativi, anche per il suo carattere interattivo e interdisciplinare, impiegato nelle attività laboratoriali contemporanee. Un’idea di didattica che trova il suo fondamento su la manipolazione dei materiali anche di riciclo, come processo di esplorazione e conoscenza si sé, del mondo e della plurisensorialità nella realtà e nella fantasia".