Laboratorio d’artiste nella biblioteca storica

Fivizzano, tre allieve dell’Accademia di Carrara e due musiciste di grande talento al lavoro insieme nel convento degli Agostiniani

FIVIZZANO

L’arte visiva e la musica, un albergo diffuso che diventa “residenza d’artista”, tre studentesse dell’Accademia di Belle Arti di Carrara e due talentuose musiciste. Il tutto “amalgamato” dentro la biblioteca dell’antico convento degli Agostiniani di Fivizzano, respirando il “profumo” di 23.000 volumi tra i quali lecinquecentine dei frati e il fondo antico dell’ex convento dei francescani di Soliera Apuana. Ingredienti suggestivi per una ricetta il frutto di un lavoro condiviso che si potrà ascoltare, vedere, respirare, domani sera alle 21.30 nel Palazzo Del Giardino Fantoni Bononi, sempre a Fivizzano.

E’ l’incontro tra il festival Mutamenti e il progetto Mutarti, curato dal professor Fabio Cavallucci, con cui l’Istituto Valorizzazione Castelli coinvolge l’Accademia di Carrara, un incontro che utilizza i molteplici linguaggi della musica jazz e la sua interazione con altre forme artistiche, come strumento di narrazione del patrimonio, guardando ai luoghi della cultura come laboratori aperti alla società, luoghi dell’identità individuale e collettiva. Fivizzano in questi giorni è diventato dunque punto d’incontro ma anche di ispirazione.

Il suo “albergo diffuso” ha consentito di accogliere in una casa del centro storico le tre allieve dell’Accademia selezionate per la residenza, Francesca Amadeo, Elena Bertacca, Selene Bertagnini. Poco distante, nel piccolo borgo di Cerignano sono ospitate le due talentuose musiciste vincitrici del top jazz della rivista Musica Jazz 2022: la violinista Anaïs Drago e la batterista Francesca Remigi. Sono arrivate sabato, qualche giorno per conoscere il territorio e farlo entrare nella loro arte, ieri hanno cominciato a lavorare insieme. Dalla fusione delle loro diverse sensibilità e mezzi artistici uscirà la performance che andrà in scena domani sera.

Il suono si trasforma in segni, nelle immagini finiscono i rumori del bosco, speciali sensori danno ai pennelli la capacità di muoversi con la musica. Un lavoro in elaborazione con l’obiettivo finale di trovare un codice condiviso tra musica e arti visive. "Mutarti è un’occasione preziosa per valorizzare e incrementare l’offerta didattica e culturale dell’Accademia agli studenti, e per aprirla al territorio" spiegano il direttore Luciano Massari e la vice Silvia Papucci. E la biblioteca, che in questi giorni è un laboratorio d’arte, domani, prima dello spettacolo, sarà meta di una visita guidata da prenotare entro oggi alle 15 (tel. 3203306197; 3280734643; [email protected]). E come dopo ogni concerto, appuntamento con “Affamati di musica” per approfondire la conoscenza degli artisti ma anche le tradizioni enogastronomiche del territorio che li ha ospitati.

Emanuela Rosi