REDAZIONE MASSA CARRARA

"La strada dei marmi va aperta alle auto"

Duro intervento di Franco Borghini e Massimo Graziani della Uil: "E’ costata la bellezza di 97 milioni a carico della collettività"

"Strada dei Marmi, è incomprensibile che resti ancora interdetta alla cittadinanza nonostante sia stata finanziata con ingenti risorse pubbliche. Persino nel fine settimana, quando non circolano mezzi pesanti e potrebbe rappresentare un’ottima valvola di sfogo per il traffico e per la promozione delle nostre montagne". Sono il segretario della Uil area nord Toscana, Franco Borghini, e della Uiltec Nord Toscana, Massimo Graziani, a sollevare nuovamente una questione spinosa che si protrae ormai da anni senza trovare una soluzione certa. "Ci chiediamo il perché di questa scelta. I cinque chilometri della Strada dei Marmi collegano i bacini marmiferi all’Aurelia e dovevano rappresentare una svolta epocale per la città di Carrara: prima di tutto garantire un transito veloce e diretto fino alle grandi aziende della zona industriale e da lì al porto, liberare il centro da polveri sottili, smog, rumori e inquinamento. Una leva per l’economia, certo. Ma terminati nel 2017 i 5 anni di vincolo come strada specialistica, imposto dall’Unione Europea per il finanziamento concesso e pari a 22 milioni di euro, la strada può e deve essere aperta anche alle auto, ai cittadini visto che il Comune di Carrara ha versato nell’opera faraonica 97 milioni di euro che provengono dalle tasche dei residenti. Tant’è vero che la società partecipata ‘Progetto Carrara’, istituita per la realizzazione della strada, doveva contribuire certamente al rilancio economico della città ma anche ambientale e culturale. Oggi invece ci troviamo con una grande opera a mezzo servizio: dedicata alle aziende del lapideo e interdetta alla città". Quindi Borghini e Graziani provano a rilanciare la proposta, a circa tre anni di distanza dall’ennesima chiusura: "Aprire la Strada dei Marmi alle auto nel fine settimana. Anzi, potrebbe addirittura essere aperta tutte le sere, dalle ore 18 fino alle 6 di mattina quando i camion non passano più. Servirà a ridare vita e slancio al centro storico, invoglierà a visitare le cave e a vivere la città con tempi estremamente ridotti liberando ulteriormente dal traffico le solite strade spesso e volentieri congestionate e impercorribili – concludono i segretari Uil -. Rilanciamo la proposta come sindacato proprio all’amministrazione del sindaco Francesco De Pasquale, a cui chiediamo quali sono i motivi che a oggi impediscono una sua riapertura, se ci sono, e che cosa si possa fare per superarli lavorando tutti insieme".

Francesco Scolaro