
Franco Antola
Massa, 14 giugno 2015 - Non si può certo dire che la scuola stia vivendo, a Massa Carrara come altrove, la sua stagione migliore. Problemi di carattere generale si sommano a magagne tutte nostre. Così, mentre la fase finale dell'anno sta vivendo la travagliata vicenda di una vertenza sindacale che rischia di avere pesanti ripercussioni sullo svolgimento degli scrutini, negli ultimi mesi si è aggravata la situazione sul fronte dell'edilizia. Complessi che cadono letteralmente a pezzi, edifici inagibili che condizionano la crescita dei corsi (succede all'Alberghiero), container trasformati in aule in un'emergenza senza fine (Aulla), strutture sportive carenti o del tutto inesistenti. Un panorama sconfortante. Eppure, in questo scenario dominato dalle ombre più che dalle luci, proprio dalla scuola negli ultimi giorni sono arrivati segnali di grande vitalità. Messaggi rivelatori di un impegno e di un entusiasmo insospettati. Prendiamo il liceo classico. L'idea di cimentarsi con Omero in un'incredibile non stop in riva al mare, cominciata venerdì sera e finita ieri dopo venti ore ininterrotte di appassionata lettura, oltre che un'originalissima rivisitazione del testo classico si è rivelata un'efficace operazione di "marketing scolastico". Non era forse questo lo scopo principale di studenti e professori, ma di fatto la kermesse omerica si è trasformata in un evento di cui hanno parlato le pagine culturali dei giornali. Per la scuola una straordinaria occasione di visibilità. Ma non c'è solo questo. La notte di Omero è stata uno momento di integrazione della scuola con il suo territorio e le sue risorse, in questo caso il litorale. Lo stesso significato ha il concorso di idee promosso dal liceo artistico Palma per valorizzare, oltre che la creatività dei suoi studenti, le pregiate pietre apuane attraverso i metalli e gli scarti del marmo. Un percorso didattico che porterà ad una grande mostra che ha visto coinvolte, in veste di sponsor, diverse aziende locali. Esempi virtuosi di sinergia con il territorio, che si ritrova anche, per fare un altro esempio, nella scelta fatta dall'istituto Toniolo (geometri) di "investire" in una stampante in 3D, strumento che consentirà al progettista di realizzare oggetti sempre più grandi e complessi, con materiali diversi. Una strada già ben nota all' industria più avanzata ma che pone la scuola apuana all'avanguardia, o comunque nel solco di un legame sempre più stretto col mondo produttivo e del lavoro. Tre esempi di scuole che, pure in un contesto di grande difficoltà, hanno saputo innovare e stringere più solidi legami con il mondo esterno, ciascuno entro la propria specificità didattica. Non è poco. La lezione, stavolta, ce l'hanno data loro, con l'aiuto di Omero. Buona domenica.