
di Natalino Benacci
Baffi, manubri e canottiere per far grande la Pro Patria. Nei primi anni del Novecento il look non era importante ma non veniva sottovalutato come veicolo per diffondere la pratica sportiva. E fare sport a Pontremoli significava frequentare la palestra di scherma di Ettore Lazzeroni o, dal 6 ottobre 1908, iscriversi alla Pro Patria (nella foto alcuni atleti), società di ginnastica sorta per iniziativa di un ferroviere, Ferdinando Monti. Ginnasta che aveva primeggiato con la Pro Milano in competizioni internazionali, era capitato a Pontremoli per lavoro e dopo poco fonda la società sportiva. Bolognese, giovanissimo fece parte della formazione del Gruppo sportivo Virtus della sua città. Prima di giungere a Pontremoli, aveva partecipato come ginnasta all’attività della Pro Milano, conquistando premi e corone. Il 13 agosto 1909 la Pro Patria si affilia alla Federazione Ginnastica d ‘Italia; lo stesso anno partecipa con una squadra allievi al primo concorso nazionale a Varese dove conquista il primo e secondo posto. Monti ha come collaboratori Tito Bassignani (presidente), Ettore Lazzeroni, Nicola Pitsch, Umberto Ghedini, Guido Boni, Omero Barbieri, Francesco Angella, Ernesto Biondi, Luigi Maucci, Ettore Baracchini e Pietro Cepellini. L’attività è intensa sino al 1915, poi arriva la guerra e le gare riprendono nel 1919. Ecco i nomi di alcuni atleti di quel periodo: Barbieri, Ranieri, Segantini, Palagi, Mameli, G. Cheli, Baracchini, A. Chelotti, Pelliccia, Bertoli, F. Sardella, Montagna, Chelotti, Curadi, Turchi, Gabrielli, Lello, Brunelli, Lucii. La Pro Patria fornisce subito la prova del suo valore e della capacità didattica di Monti, che sa trasferire la sua passione per la ginnastica. A Trieste nel 1922 si svolgono le preolimpiche e i ginnasti pontremolesi Bresadola e Bertinelli ottengono ottimi risultati. Nel 1923 la bandiera verde della Pro Patria, sventola a Roma, poi, nel 1925, a Firenze e Savona. Col fascismo la società passa sotto il controllo dell’Opera Balilla e riprenderà l’autonomia nel 1946 sempre sotto Monti coadiuvato da Fernando Tassi. Nel 1948 a Venezia gli atleti pontremolesi perdono per pochi punti il massimo alloro. L’anno dopo a Montecatini gli allievi di Monti conquistano il sesto posto maschile e il nono femminile.Negli anni Cinquanta l’attività è intensa. Sono da ricordare tre ginnasti: Renato Agostini, Giuseppe Gussoni e Learco De Lorenzo. Nel 1973 scompare Monti, l’uomo che ha legato il suo nome alla società.