"Per essere nostri soci basta essere amanti del buon vivere, buon mangiare e del buon bere in una bella e allegra compagnia. Sono severamente banditi i musoni, i malinconici ed i permalosi". Con queste premesse, la storia della "Compagnia del Rusco e Foghie", nata da un gruppo di amici nel 1979 tra i locali del Bar Battistini, non può che essere la favola massese più folle mai raccontata.
Il primo aprile di tanti anni fa deve essere stata una bella sorpresa per tutti i frequentatori della A12 trovare, dopo il casello di Massa, venendo da Viareggio, non l’uscita di Carrara ma bensì quella di "Massa Nord": una delle goliardate campanilistiche – basate sulla competizione tra Massa e Carrara – che più hanno fatto la storia della nostra provincia. E il tutto diventa ancora più beffardo quando si scopre che queste mandrakate erano perfettamente organizzate da un gruppo di compari, riuniti nell’impensabile "Compagnia del Rusco e Foghie", oggi responsabile del premio consegnato al sottosegretario Gabrielli. La compagnia nacque "con scopi enogastronomici, culturali e sportivi", ma il salto da questi illuminati fini alla goliardia fu immediato e il divertimento assicurato. I soci fondatori furono 13, con lo storico presidente Lapi Sergio "Poppi" a fare da collante e trascinatore.
Oggi del gruppo originario sono rimasti Giuseppe Bennati e Carlo Borzoni, presenti alla premiazione di Gabrielli e fieri soci della compagnia: "Il Rusco è nato perché volevamo fare qualcosa di diverso, di importante per noi e di conseguenza per la città – spiega Carlo Borzoni –. È iniziato tutto con con delle cene in ristornati, trattorie, cantine, e piano piano abbiamo iniziato a fare una rassegna enogasrtonomica della città, programmando 2 cene a settimana per un totale di 3000 persone al mese. Ci eravamo inventati – ricorda ancora Borzoni – che fosse obbligatoria l’iscrizione e la tessera del Rusco, e le persone pregavano in ginocchio di farle entrare: ma non era vero niente e non esisteva nessuna tessera. Abbiamo risollevato l’economia della città, iniziato un movimento sociale, culturale, gastronomico che per 20 anni è stato un turbine di idee, sempre però apolitico e apartitico: i più rossi sedevano a bere con i più neri, e tutti si andava d’accordo e si stava bene, e poi da cosa nasceva cosa. Dalla rassegna comunale, dove ogni anno si premiava un ristorante, siamo passati a quella provinciale e poi ad un concorso nazionale per ricette, dove una volta abbiamo fatto venire una vincitrice da Agrigento a spese nostre – racconta il socio fondatore –. Conoscendo uno che lavorava per la settimana enigmistica abbiamo fatto una rassegna sulla storica rivista, con persone che venivano dell’Inghilterra; le aziende ci portavano in giro per provare i vari ristoranti e tantissimi personaggi della televisione venivano a Massa invitati da noi, con il beneficio di tutti".
Nella compagnia, oltre a titoli e onorificenza “inventate“, c’erano gli “ambasciatori“: delle terre dell’Africa, delle Terre di Carrara e Alta Lunigiana, delle Terre di Montigonoso e dell’Alta Versilia. "È stato un enorme impegno che però andava preso così, con leggerezza. Abbiamo iniziato a premiare ogni anno un personaggio di Massa, cosa che non facevano né Comune né provincia, dando lustro a tutto il territorio. Alla fine poi la compagnia é andata scemando, perché Poppi era un accentratore ed una calamita, e dopo di lui è tutto finito".
Ridendo, Borzoni ci racconta poi un altro bello smacco campanilista: "Sempre per il primo aprile, nottetempo, siamo andati a Carrara e abbiamo girato e cambiato tutti i cartelli dei sensi unici del centro storico: l’indomani il traffico è ovviamente impazzito con problemi infiniti. Però i carrarini che sapevano che eravamo stati noi non ci hanno dato il gusto di lamentarsi." E quella volta del cartello Massa Nord? "Ci hanno anche denunciato ma poi alla fine non è successo niente, anche se i carabinieri si erano attivati subito". "A Massa – conclude l’ex goliarda – oggi non c’è neanche un ritrovo per stare in compagnia. Il Fusco era bello per questo".
Gabriele Ratti