"La mia Lunigiana nel romanzo di Wu Ming"

Domani si presenta “UFO78“ in Comune ad Aulla. Decisiva la consulenza del musicista Giannini

"La mia Lunigiana  nel romanzo  di Wu Ming"

"La mia Lunigiana nel romanzo di Wu Ming"

di Irene Carlotta Cicora

Un viaggio immaginario ma non troppo, in una Lunigiana che c’è ma non si vede. Ma si sente, si percepisce: si riconosce. Il nuovo libro targato Wu Ming, il collettivo di scrittori attivo dalla fine del XX secolo che ha partorito libri storici capolavoro come “Altai“, “L’armata dei sonnambuli“ e “Proletkult“ si presenta domani alle 16 nella sala consiliare di Aulla, in piazza Gramsci: un evento organizzato da Arci Agogo.

Il libro si intitola “UFO78“ (Einaudi) ed è ambientato in gran parte in una Lunigiana immaginaria. E’ stato Manuele Giannini, originario di Pallerone oltre che amico di Wu Ming 1 fin da ragazzo e musicista fondatore della band Starfuckers, a fare da consulente per la ’reinvenzione’ della Lunigiana allo scopo di fare da scenografia credibile al libro di Wu Ming.

"Conosco dagli anni ’90 Wu Ming 1 con il quale condivido molte passioni, prima tra tutte la musica. Quando il collettivo si chiamava ancora Luther Blisset curò la traduzione dei testi di un album degli Starfuckers del 1997 che era uscito in America – spiega Giannini – Nel 2021 mi ha chiamato per dirmi che stavano scrivendo questo libro con ambientazione in Lunigiana e che aveva bisogno di una consulenza. Siamo nel 1978, periodo in cui vivevo a Pallerone ed erano anni importanti. I miei ricordi di ’quella’ Lunigiana erano più funzionali e utili alla narrazione rispetto a quelli di un lunigianese di oggi. Calati in quella esatta realtà del tempo, rivista e immaginata nel libro ma geograficamente reale. L’intuizione geniale è stata ricreare una Lunigiana verosimile, non vera. C’è una commistione di paesi reali come Aulla, Pontremoli e altri ma c’è anche Forravalle, il Monte Quarzerone che non sono veri ma hanno le caratteristiche di luoghi lunigianesi. E sullo sfondo questi ufo dal sapore psichedelico che confonde un po’ le cose". Le vicende del libro si svolgono in una zona nei pressi appunto del Monte Quarzerone (nome di fantasia), massiccio incastrato tra l’Appennino tosco-emiliano e le Apuane, precisamente tra Aulla e Fivizzano, dove spariscono due scout di Carrara e dove si intrecceranno le vicende di appassionati ufologi, un’antropologa e ricercatrice, scrittori in cerca di ispirazione, e corrieri cosmici come Jimmy Fruzzetti , proprietario del negozio di dischi “Hallogallo” di piazza Mazzini ad Aulla. Il libro è ambientato nel ’78, anno cruciale per l’Italia: quello del rapimento Moro e dell’istituzione del sistema sanitario nazionale, della legge Basaglia. "Lo sfondo sono gli avvenimenti storici del ’78 – conclude Giannini – E c’è il contesto lunigianese con le sue caratteristiche geografiche, misteriose e di terra di confine che sono coerenti per lo sviluppo della narrazione". Mentre il libro si sviluppa, di notte e di giorno sempre piú italiani vedono dischi volanti. È un fenomeno di massa, la ’Grande ondata’. Duemila avvistamenti, decine di "incontri ravvicinati" con viaggiatori intergalattici.